Ha percorso circa 9 milioni di chilometri in una missione iniziata 113
giorni fa, insieme alla sonda gemella LRO, lo scorso 18 giugno. Quasi 4
mesi di missione per prepararsi all'impatto finale contro la superficie
lunare allo scopo di studiarne la composizione, attraverso l'analisi
della nube di detriti che si è sollevata, e di accertare definitivamente
la presenza di acqua. Quella di LCROSS (Lunar Crater Observation and
Sensing Satellite) è stata una missione importante non solo per
aumentare le nostre conoscenze sulla Luna ma anche per preparare la
strada alle future missioni con equipaggio con destinazione il nostro
satellite. Spiega Anthony Colaprete, ricercatore della NASA e
responsabile scientifico della missione: "Gli strumenti a bordo di
LCROSS hanno funzionato perfettamente. La grande quantità di
dati sarà ora oggetto di analisi e studio da parte dei ricercatori".
Il cratere Cabeus scelto quale bersaglio dell'impatto si trova in
prossimità del polo sud lunare. Le sue pendici interne si trovano
costantemente in ombra ed è quindi più alta la probabilità di trovarvi
acqua sotto forma di ghiaccio. Inoltre, il cratere presentava le
migliori condizioni di visibilità al momento dell'impatto per tutti
coloro che osservavano dalle coste occidentali degli Stati Uniti e dalle
Hawaii. L'impatto è stato seguito dai maggiori telescopi sia da Terra
che dallo spazio ed è stato osservabile anche dagli appassionati con
piccoli strumenti.
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