Mezzanotte di fuoco
sul far west


Proprio mentre andavano spegnendosi le ultime fiammelle delle Leonidi, un superbolide ha incendiato i cieli degli Stati Uniti occidentali, in particolare Colorado, Utah, Wyoming e Idaho. Era da poco passata la mezzanotte locale fra 17 e 18 novembre, quando di colpo la notte si è trasformata in giorno, come riportato da numerosi testimoni, la cui attenzione è stata inizialmente attratta dal luminosissimo superbolide, che dopo un apparentemente breve percorso è esploso producendo un flash che ha illuminato ogni cosa, ridando al cielo la tipica colorazione azzurra del giorno, tanto che i sensori di buio dell'illuminazione pubblica hanno spento i lampioni. Sei ore dopo, all'alba, in direzione della zona celeste interessata dall'esplosione, era ben visibile un'insolita nuvola dalla struttura circolare.
Dalle prime analisi si è appurato che il corpo progenitore del superbolide aveva dimensioni comprese fra quelle di un microonde e quelle di una lavatrice, e non apparteneva allo sciame delle Leonidi, era bensì un oggetto isolato, cosa abbastanza tipica quando si producono fenomeni di questo genere. L'esplosione è avvenuta poco oltre i 100 km di quota e l'energia scatenata è stata di 0,5-1,0 kiloton, quindi molto meno potente di quella avvenuta sull'Indonesia e commentata nella news del 30 ottobre scorso. Circa 5 minuti dopo il flash dell'esplosione, i testimoni hanno udito un rombo e un leggero scuotimento dell'aria e del suolo. In diversi hanno anche segnalato una frammentazione in almeno cinque pezzi principali ed è già iniziata la caccia ad eventuali meteoriti.


Nelle foto: il superbolide - la traccia nei cieli del mattino - il flash catturato da una videocamera - il cielo illuminato a giorno subito dopo il flash.
Credit:
University of Utah

 
    
Autore: Michele Ferrara