Le osservazioni congiunte dei due telescopi spaziali Hubble e Spitzer
hanno permesso a un gruppo di astronomi guidato da Mark Swain di
rilevare la presenza delle molecole di acqua, metano e anidride
carbonica nell'atmosfera di un pianeta extrasolare distante 150 anni
luce. HD 209458b, questa la sigla con la quale viene identificato il
pianeta, è un gigante gassoso di dimensioni e massa maggiori di quelle
di Giove, che ruota attorno alla sua stella su un'orbita molto stretta.
Di conseguenza, la sua temperatura è molto elevata, tanto da renderlo
assolutamente inadatto alla vita. Eppure la scoperta di queste molecole,
fondamentali in tutti i processi biologici, è molto importante ai fini
della comprensione dei meccanismi che possono portare alla nascita della
vita altrove nell'universo. "E'
il secondo pianeta fuori dal sistema solare nella cui atmosfera sono
state rilevate le molecole di acqua, metano e anidride carbonica -
afferma Swain
– e ciò fa aumentare di molto le possibilità di trovare pianeti in cui
la presenza di queste molecole e un ambiente più favorevole possono aver
portato alla formazione della vita."
Le molecole in questione erano già state rilevate attorno al pianeta
extrasolare HD 189733b. Nel caso di HD 209458b, però, la quantità di
metano rilevata risulta essere maggiore e questo, come afferma Swain, "…è
importante, se non altro per comprendere i meccanismi di formazione del
pianeta".
La ricerca di
mondi in grado di ospitare la vita proseguirà anche con l'ausilio di
nuove tecniche di rilevazione e attraverso l'osservatorio spaziale
Kepler, appositamente progettato e realizzato per scoprire pianeti
rocciosi di taglia terrestre. |