Ancora una scoperta importante effettuata all'interno di un campione di
galassie ellittiche: dopo la conferma che nel nucleo di alcune di esse
nascono nuove stelle, ecco ora che alcuni astronomi dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics
e della Yale University, guidati da Pieter van Dokkum, scoprono negli
spettri di 8 grandi galassie ellittiche tracce della presenza di nane
rosse in quantità da 5 a 10 volte superiore al previsto.
La ricerca è stata effettuata presso l'osservatorio Keck delle Hawaii,
su galassie distanti fra 50 e 300 milioni di anni luce. La distribuzione
delle nane rosse individuate è conforme a quella delle altre stelle ed è
quindi crescente verso il nucleo.
Se questa caratteristica delle galassie ellittiche dovesse risultare
generalizzata, avrebbe una serie di implicazioni non indifferenti.
Innanzitutto avremmo la certezza che l'evoluzione stellare in altre
galassie può seguire percorsi differenti da quelli riscontrati nella
nostra. Inoltre, il numero complessivo delle stelle dell'intero universo
sarebbe sensibilmente più elevato di quanto finora creduto, e ciò
potrebbe ridimensionare il peso della materia oscura negli equilibri
gravitazionali. Infine, un numero ben più elevato del previsto di nane
rosse significa sicuramente anche molti più pianeti e quindi maggiori
probabilità di esistenza di vita extraterrestre.
Il fatto che le galassie ellittiche di grandi dimensioni abbiano più
nane rosse di quanto osservato altrove può dipendere dal tipo di
galassie che si sono fuse per formarle, e quindi potrebbero esserci
differenze da ellittica a ellittica, e il campione finora analizzato può
non essere rappresentativo dell'intera classe.
Nondimeno, nessun modello sulla formazione stellare prevede con
esattezza il numero di nane rosse esistenti, e poiché esse sono il tipo
di stelle di gran lunga più abbondante nell'universo, non si può
escludere che quest'ultimo contenga molte più stelle di quante finora
ritenuto, con implicazioni cosmologiche di rilevante portata. |