Il primo sistema
planetario extrasolare ad essere stato fotografato direttamente è quello
di HR 8799 Pegasi, una stella di tipo A (quindi più grande del Sole), distante 130 anni luce e circondata da
almeno 3 pianeti di tipo gioviano, HR 8799b, c e d.
Ciò avveniva un paio di anni fa, e da allora quel sistema è stato tenuto
sotto controllo con i telescopi Keck delle Hawaii. In 15 mesi di
osservazioni distribuite fra il 2009 e il 2010 è stato così possibile
individuare un quarto pianeta, HR 8799e, da 5 a 10 volte più massiccio
di Giove e posto a circa 14,5 unità astronomiche di distanza dalla
stella, quindi molto più vicino di tutti gli altri, che orbitano a 24,
38 e 69 unità astronomiche.
Questa particolarità ha generato accese discussioni fra gli addetti ai
lavori, perché sembra difficile conciliare i meccanismi che regolano la
formazione di pianeti posti a distanze così differenti.
In generale, per i pianeti più interni si tende a preferire il modello
"core accretion" che prevede la formazione nel disco protoplanetario (in
circa 10 milioni di anni) di nuclei rocciosi, che accrescono la propria
massa e diversificano la propria composizione attraverso il
rastrellamento di polveri e gas (in particolare idrogeno ed elio).
Dove il disco protoplanetario è meno denso, ovvero nelle regioni più
lontane dalla stella nascente (dove la temperatura è decisamente
inferiore), si ritiene che la formazione dei pianeti
avvenga per frammentazione del disco stesso (modello della instabilità
gravitazionale), con ogni singola parte
frammentata che può originare un pianeta di tipo gigante.
Secondo Christian Marois (Herzberg Institute of Astrophysics in Victoria, Canada),
leader del team che ha scoperto HR 8799e, nella regione in cui si formò il nuovo pianeta,
le elevate temperature non avrebbero consentito la frammentazione del
disco, e quindi per quel singolo caso chiama in causa la "core accretion".
Soluzione che non vede d'accordo Alan Boss (Carnegie Institution for Science in Washington, D.C.),
sviluppatore del modello alternativo, secondo il quale anche HR 8799e
può essere nato dalla frammentazione del disco. Chi avrà ragione? |