9 Dic. 2010

 

Il Quasar Doppio visto da e-MERLIN

 

Il Multi-Element Radio Linked Interferometer Network, detto e-MERLIN, è un complesso di sette radiotelescopi distribuiti sul territorio del Regno Unito e separati fra loro fino a un massimo di 217 km. Il segnale raccolto dai singoli elementi viene trasferito via fibre ottiche al Jodrell Bank Observatory (University of Manchester), dove un supercomputer li correla, generando un unico segnale equivalente a quello prodotto da un solo gigantesco radiotelescopio, capace di una risoluzione pari a 0.01-0.15 arcosecondi, su frequenze di 1.5, 5 e 22 GHz (bande L, C e K).
Le potenzialità di e-MERLIN sono state recentemente dimostrate con l'osservazione del cosiddetto Quasar Doppio, una lente gravitazionale prodotta da una galassia che duplica l'immagine di un quasar distante da noi 9 miliardi di anni luce, e alimentato da un poderoso buco nero, la cui attività genera un jet di materia che si proietta nello spazio intergalattico a velocità prossime a quella della luce.
Il segnale radio raccolto tramite e-MERLIN mette in grande risalto il jet, come dimostra l'immagine in alto a destra, dove sono anche visibili un controjet (le due componenti sono probabilmente espulse dai poli magnetici del buco nero) e i protagonisti della lente gravitazionale, ossia il quasar sdoppiato (A+B) e la galassia interposta che agisce da lente. Il fatto che anche quest'ultima sia rilevabile nelle onde radio indica che al suo interno è a sua volta ospitato un buco nero, sebbene molto meno attivo di quello che genera il quasar.
I colori sono ovviamente introdotti in fase di elaborazione per facilitare la lettura dell'intensità del segnale, crescente dal blu al rosso al giallo. Nell'immagine di sinistra è stata aggiunta una ripresa nel visibile effettuata dall'Hubble Space Telescope.
Il risultato ottenuto da e-MERLIN sul Quasar Doppio è solo un saggio delle sue potenzialità, e non a caso già oltre 100 istituti sparsi nel mondo hanno richiesto tempo telescopio per condurre ricerche nei più diversi settori dell'astrofisica: nascita e morte delle stelle, evoluzione di galassie e buchi neri, pulsar e formazione di pianeti extrasolari. Non resta che attendere le prossime scoperte.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: Jodrell Bank Centre for Astrophysics, University of Manchester