20 Dic. 2010

 

La cresta di Giapeto era una luna?

 

C’è una nuova teoria per spiegare il motivo per cui Giapeto, una delle lune di Saturno, ha una forma che ricorda una noce. La luna, il cui diametro è di 1470 km, ha un'enorme cresta, larga circa 100 km e in alcuni posti alta ben 20 km, che copre circa il 75% del suo equatore.
Capire la ragione di quella cresta, spiegano i ricercatori della Washington University, è stato come "spaccare una noce dura" e propongono che una volta Giapeto stesso avesse una luna e che la sua orbita fosse poi decaduta a causa dell’interazione mareale con Giapeto.
In un periodo compreso fra 100mila e 1 miliardo di anni, a seconda della reciproca distanza iniziale, le maree gravitazionali avrebbero fatto a pezzi la piccola luna, formando un anello di detriti che alla fine si sarebbero schiantati nelle zone dell’equatore di Giapeto.
William McKinnon e Andrew Dombard, che hanno avuto l’idea della sub-luna, spiegano: “Immaginate quei detriti che cadono su tutto l’equatore a circa 400 metri al secondo, uno dopo l’altro, come palle ghiacciate. Impatterebbero uno ad uno la superficie, creando all’inizio dei crateri, ma col tempo si accumulerebbero originando i rilievi che oggi formano la cresta”. “Abbiamo fatto tantissimi calcoli per dimostrare che quest’idea è plausibile” ha aggiunto Dombard “ma non abbiamo ancora alcuna simulazione per vedere questo processo in azione.
Sempre secondo Dombard, la “sfera di Hill” di Giapeto, ovvero lo spazio attorno a un corpo planetario entro il quale la gravità di un pianeta domina i satelliti, è di gran lunga più estesa di quella degli altri satelliti del sistema solare esterno, e ciò spiegherebbe perché solo Giapeto poteva avere una luna nel passato e la cresta oggi.

 

by Adrian Fartade & Marcel Clemens

credit: Cassini/JPL/NASA, Washington University