Galaxy Zoo 2, il "sequel" di Galaxy Zoo, ha prodotto la sua prima
rilevante scoperta scientifica, sfociata in un articolo pubblicato di
recente sul Monthly Notices della Royal Astronomical Society, a firma
di Karen Masters e altri ricercatori del suo team (Institute of Cosmology and Gravitation at the University of Portsmouth, Royal Astronomical Society).
La scoperta riguarda le galassie spirali, la cui classificazione da
parte dei volontari che prendono parte al progetto Galaxy Zoo 2 ha fatto
emergere una forte correlazione fra la presenza della barra e il colore
della galassia che ne è dotata. Più precisamente è stato dimostrato che
le spirali dominate da tonalità rosse (al netto del redshift
cosmologico) hanno circa il doppio delle probabilità di essere dotate di
una barra rispetto alle spirali che brillano prevalentemente nel blu.
Il colore di una galassia è lo specchio della popolazione stellare che
ospita e quindi le spirali barrate rosse sono prevalentemente composte
di stelle rosse, ovvero di età mediamente avanzata, indice del fatto che
la formazione di nuove stelle si è notevolmente ridotta da lungo tempo.
La ricorrente presenza della barra all'interno di galassie che risultano
avere una popolazione stellare vecchia non è dunque casuale, anzi viene
dato per certo che in qualche modo influenzi l'evoluzione delle galassie
stesse, anche se finora non è chiaro come.
Di sicuro sappiamo che le barre spostano materiale (stelle, gas,
polveri etc.) dentro e fuori i dischi galattici e di conseguenza alimentano i buchi
neri supermassicci annidati nel cuore di gran parte delle galassie.
Sappiamo anche (vedi
news del 5
maggio scorso) che tali buchi neri hanno una pesante influenza sui
processi di formazione stellare, spesso inibendoli, e questo forse chiude il
cerchio.
Che le barre fossero particolarmente ricorrenti nelle galassie spirali
rosse era già stato suggerito in precedenza, ma la casistica era
insufficiente per trarre conclusioni, mentre ora, grazie all'enorme mole
di dati prodotta dai volontari di Galaxy Zoo 2, il sospetto è divenuto
una realtà scientifica, e poiché anche la nostra galassia è barrata, la
scoperta si fa ancor più interessante. |