E' stato chiamato Wassonite ed è composto unicamente da zolfo e
titanio. Questi due elementi formano una struttura a cristallo unico dalle
dimensioni talmente ridotte
(misura appena 50x450 nanometri, 1/100 del diametro di un capello)
da essere stato necessario il
microscopio elettronico del
NASA's Johnson Space Center di Houston per riuscire a scovarlo (e a
determinarne composizione chimica e struttura atomica) nella
matrice composta di vari altri minerali, all'interno della meteorite Yamato 691.
Si tratta di una condrite enstatite ritrovata nel dicembre del 1969
fra i ghiacci delle Yamato Mountains, in Antartide, dai membri della
Japanese Antarctic Research Expedition, che furono i primi a
recuperare esemplari di ben 9 meteoriti diverse, un numero per
l'epoca rilevante, che nei decenni
successivi, grazie soprattutto a spedizioni statunitensi e
nipponiche, sarebbe salito a oltre 40mila unità, inclusi rarissimi
campioni di suolo lunare e marziano.
Il 1969 fu un anno importante per quanto concerne le rocce
extraterrestri: oltre a cadere le famosissime condriti carbonacee di Allende e di
Murchison (contenenti amminoacidi), giunsero nei laboratori i campioni di roccia lunare raccolti
durante lo sbarco dell'Apollo 11. Ma solo le tecnologie attuali
permettono di raggiungere i più microscopici anfratti di quelle
rocce e di scoprire ciò che finora non era nemmeno ipotizzabile,
come ad esempio questo nuovo minerale, identificato da un team
internazionale di ricercatori guidati da Keiko Nakamura-Messenger.
Il nuovo minerale va ad aggiungersi a una lista di altri 4500
ufficialmente approvati dall'International Mineralogical Association.
Il nome scelto, Wassonite, vuole onorare John T. Wasson, professore
alla University of California, Los Angeles (UCLA), noto per le sue
importanti ricerche su meteoriti e crateri da impatto.
Lo studio del cristallo di Wassonite, così come di altri minerali
sconosciuti individuati nella Yamato 691 e tuttora sottoposti ad
analisi, permetterà di ricostruire con crescente precisione le
condizioni esistenti nel nostro sistema solare all'epoca della sua
formazione. |