11 Apr. 2011

 

Vulcanismo su Titano, esiste o no?

 

Sembra indebolirsi l'ipotesi secondo la quale la superficie e l'atmosfera di Titano sono interessate dal criovulcanismo, ovvero da eruzioni di ghiaccio innescate da calore interno al satellite. Finora questo fenomeno era ritenuto verosimile, soprattutto in una regione denominata Sotra Facula.
Ma sull'edizione di aprile di Icarus, due ricercatori della NASA,
Jeff Moore (Ames Research Center, Moffett Field) e Robert Pappalardo (Jet Propulsion Laboratory, Pasadena) hanno pubblicato un articolo che mette in evidenza come per spiegare tutte le conformazioni ad oggi rilevate sulla superficie di Titano siano sufficienti l'azione dell'atmosfera (piogge e venti), quella idrologica (laghi e fiumi) e la caduta di meteoriti.
Al criovulcanismo si era fatto ricorso per trovare un meccanismo con cui rifornire di azoto e metano la densa atmosfera di Titano, ma dai dati sinora raccolti dalla sonda Cassini sembra proprio che l'interno del satellite sia troppo freddo per generare una significativa attività geologica, e quindi la trasformazione dell'atmosfera e della superficie
, almeno in tempi relativamente recenti, potrebbe essere governata principalmente da fenomeni meteorologici.
Confrontando una mappatura radar di Titano con le immagini della superficie di Callisto, satellite di Giove, Moore e Pappalardo fanno notare che in fondo i due satelliti si somigliano, fatta eccezione per l'assenza di atmosfera nel secondo. Sono simili le dimensioni e la craterizzazione, e sono paragonabili anche la distanza dal pianeta in proporzione alla massa di questo e quindi alle forze mareali. Se dunque Callisto non manifesta alcun criovulcanismo, perché dovrebbe farlo Titano?
La questione rimane comunque aperta e la soluzione finale potrà forse venire dai flyby che la Cassini effettuerà in futuro con Titano. Determinante sarà capire se l'atmosfera può mantenersi senza un rilevante apporto di gas dall'interno del satellite.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: NASA/JPL-Caltech