12 Apr. 2011

 

Svelati i rischi del volo di Gagarin

 

Nel corso di un meeting che vedeva come argomento di discussione il vettore Energia, un veterano dell'astronautica sovietica, Boris Chertok, stretto collaboratore di Sergei Korolev all'epoca dello storico volo di Gagarin, ha fatto una serie di interessanti e inquietanti rivelazioni sui rischi corsi dal primo cosmonauta nel corso della sua missione. Rivelazioni raccolte e divulgate dall'agenzia Interfax.
Un primo rischio fu originato dal peso stesso di Gagarin, giunto al decollo con 14 kg di troppo rispetto a quando fu realizzata la sua tuta spaziale. Per compensare l'eccesso di peso, i tecnici della Vostok eliminarono una parte del cablaggio di bordo, tagliando accidentalmente le connessioni dei sensori di pressione e temperatura.
Un secondo preoccupante rischio derivò dall'inserimento della Vostok di Gagarin in un'orbita diversa da quella prestabilita, sbagliata di alcuni chilometri sia all'apogeo sia al perigeo. Se la procedura di rientro non fosse riuscita correttamente e fosse stato necessario affidarsi al naturale frenamento dell'atmosfera, invece di impiegare 7-10 giorni a tornare al suolo, Gagarin avrebbe impiegato almeno 1 mese. Poiché la sua scorta alimentare era sufficiente per soli 10 giorni, sarebbe potuto morire o di sete o, in assenza di riciclo dei liquidi, di fame.
Anche i tempi dell'inizio della missione furono discutibilmente affrettati: fino a quel momento erano stati mandati in orbita solo animali con esiti infelici, e si era inoltre proceduto a due sole prove generali senza equipaggio, utilizzando per di più delle Vostok modificate solo 1 mese prima del volo di Gagarin.
Non meno rischioso il rientro, visto che il cosmonauta dovette paracadutarsi a 7000 metri di quota, come previsto dal programma, perché la velocità di atterraggio della Vostok, anch'essa frenata da una paracadute, non garantiva un contatto morbido col suolo.
Atterrato a circa 600 km dal punto previsto, Gagarin ebbe anche problemi ad aprire la visiera del casco, mentre gli si aprì imprevedibilmente il paracadute di riserva. Insomma ce n'è abbastanza per affermare che poteva andare solo peggio di come è andata!
Maggiori informazioni su quella storica missione sono disponibili nell'articolo di Paolo Laquale, "50 anni fa l'uomo raggiungeva le stelle" online sul nostro sito da alcuni giorni.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: Interfax, AFP