Nella notte fra l'8 e il 9 aprile scorsi veniva scoperto dall'Observatorio Astronomico de Mallorca, in Andalusia,
Spagna, un asteroide di tipo Near-Earth. Un calcolo provvisorio
dell'orbita indicava che stava avvicinandosi al nostro pianeta e che
avrebbe raggiunto la minima distanza il 15 aprile, alle ore 19:09
UTC, passando a 533.000 km, ovvero quasi 1,4 volte la distanza media fra
Terra e Luna.
Tutto sommato nulla di eccezionale, dal momento che se ne sono visti
passare anche di più vicini e anche di più grandi, avendo questi nuovo
asteroide, denominato 2011 GP59, un diametro di soli
50 metri circa, più che sufficienti, comunque, in caso di ingresso
nell'atmosfera terrestre, a produrre qualche danno.
La particolarità di questo piccolo asteroide sta piuttosto nella sua
forma, infatti i 50 metri si riferiscono essenzialmente alla
lunghezza, mentre gli altri assi devono essere di gran lunga inferiori a
quella misura, visto che nel corso del suo passaggio ravvicinato ha
mostrato una curiosa intermittenza, ben evidenziata da numerosi
video registrati da astronomi e astrofili, uno dei più interessanti
dei quali è visionabile al seguente indirizzo: www.youtube.com/watch?v=O7wsAZNr56E.
Secondo Don Yeomans, uno dei massimi esperti mondiali in fatto di
corpi minori e manager del NASA's Near-Earth Object Program Office
(presso il Jet Propulsion Laboratory in Pasadena, California),
istituzione più nota col nome di Spaceguard, la forma molto
allungata di 2011 GP59, abbinata a un periodo di rotazione di circa
7,5 minuti, spiega perché nei filmati l'asteroide sembra spegnersi
ogni circa 4 minuti: il fenomeno si verifica quando l'oggetto ci
mostra la minima quantità possibile di superficie.
Una proiezione delle orbite di 2011 GP59 estesa al prossimo futuro
indica che questo Near-Earth Object non è destinato a rappresentare
una minaccia per il nostro pianeta. |