Prevedere quali possano essere i colori dominanti dell'eventuale
vegetazione presente su pianeti di altri sistemi solari è un
esercizio che di tanto in tanto mette alla prova i ricercatori.
Questa volta a proporre un possibile scenario è stato Jack
O'Malley-James, della University of St Andrews, che ha ristretto il
campo d'indagine ai sistemi stellari doppi e tripli, contenenti
stelle comprese fra il tipo solare e le nane rosse. Ristretto si fa
per dire, perché oltre ad essere fra le più popolose, quelle due
classi di stelle
hanno anche, rispettivamente, il
25% e 50% dei loro rappresentanti legati in sistemi multipli.
L'obiettivo di
O'Malley-James era quello di capire quanto la presenza di più soli
può influire sul colore di una vegetazione extraterrestre,
ipotizzata peraltro simile a quella tipica del nostro pianeta,
quindi basata sulla fotosintesi che trasforma luce in energia.
Le simulazioni hanno preso in considerazione sia possibili pianeti
di taglia terrestre in orbita attorno a una coppia di stelle
vicinissime fra loro, sia pianeti orbitanti un membro di un sistema
multistellare con componenti assai distanti fra loro, sia la
combinazione dei due precedenti scenari.
I risultati ottenuti, presentati al
National Astronomy Meeting della RAS (che si conclude oggi a Llandudno,
Galles), mettono in evidenza l'importanza della temperatura
superficiale della stelle che illumina l'ipotetica vegetazione, e
ciò non tanto per la quantità di calore che può raggiungere
quest'ultima, variabile con la distanza del pianeta, quanto
piuttosto per il colore della stella e quindi della sua luce.
Se a dominare in cielo è ad esempio una nana rossa, e con quella
sincronizzano il proprio ciclo vitale le piante di un determinato
pianeta, per poter assorbire quanta più luce possibile, includendo
anche l'infrarosso, le foglie potrebbero assumere una pigmentazione
nera. In casi opposti, magari con due stelle di tipo solare che
brillano assieme in cielo, una vegetazione di tipo terrestre
potrebbe difendersi dall'eccesso di radiazione sviluppando "filtri"
capaci di bloccare i raggi ultravioletti. |