"E' come trovare un lottatore di sumo seduto all'interno di una
Smart!". Così dice Don Neill, membro del Galaxy Evolution Explorer team
(California Institute of Technology in Pasadena), per indicare un
annoso problema, quello che vede le supernovae più luminose,
originate dalle stelle più massicce, esplodere all'interno di
galassie nane.
L'apparente paradosso, già evidenziato sul finire degli anni '80 da
Neil deGrasse Tyson e John Scalo, e più recentemente rinforzato
dalle immagini prodotte dalla survey Palomar Transient Factory, sta
nel fatto che un numero considerevole di supernovae particolarmente
energetiche viene prodotto da galassie molto poco massicce (anche
1000 volte meno della nostra), mentre di primo acchito si è portati
a ritenere che più massa e quindi materia una galassia mette a
disposizione, più grandi possono essere le stelle e di conseguenza
maggiore l'energia delle supernovae. Ma non è così.
Studiando nell'ultravioletto un campione significativo di galassie
nane con il satellite GALEX, il team di Neill (che include anche
Michael Rich, della UCLA) ha misurato il tasso di formazione
stellare di quei sistemi, confermando che è sì basso come ci si
aspettava, ma scoprendo anche che una rilevante quantità delle poche
stelle che vi si formano sono di enormi dimensioni.
Secondo i ricercatori, a causa della bassa metallicità tipica delle
galassie nane, quelle grandi stelle durante la loro breve vita vanno
meno soggette a perdite di massa, al contrario di ciò che avviene a
quelle più ricche di metalli nate in galassie più grandi e più
evolute chimicamente.
Rimanendo molto massicce fino alla fine dei loro giorni, quando le
stelle giganti delle galassie nane esplodono lo fanno con un'energia
straordinaria, superando di gran lunga in luminosità le galassie che
le ospitano, come dimostrano le immagini qui sopra: nella prima riga
troviamo lontane galassie di taglia media (come la nostra), poste
esattamente al centro dei fotogrammi, con una supernova in zona
periferica; nella seconda riga vengono mostrate allo stesso modo e
nelle medesime proporzioni quattro notevoli supernovae apparse in
prossimità di galassie nane. |