Usciranno prossimamente su The
Astrophysical Journal i risultati di una ricerca condotta da Rebekah
Dawson (astronomy PhD student at Harvard) e Daniel Fabrycky (Hubble
Fellow at UCSC) sul sistema planetario della stella 55 Cancri A,
lontano circa 40 anni luce dalla Terra. Questo sistema include 5 pianeti
scoperti fra il 1997 e il 2008, e la nuova ricerca migliora
nettamente i parametri orbitali di uno di essi, 55 Cancri e, una
superTerra con diametro di 21mila km, il 60% in più di
quello del nostro pianeta.
Riesaminando tutte le osservazioni a disposizione su quel sistema
planetario, la Dawson e Fabrycky
hanno scoperto che
il periodo di rivoluzione di
55 Cancri e è più breve di quanto finora ritenuto, e la scoperta è
stata confermata da altri ricercatori, fra i quali Josh Winn
(Massachusetts
Institute of Technology) e
Matt Holman (Harvard‑Smithsonian
Center for Astrophysics), che tramite il telescopio spaziale
canadese MOST (Microvariability
& Oscillations of STars) hanno evidenziato un ciclico calo di
magnitudine nella luminosità della stella, perfettamente concordante
con il periodo di rivoluzione suggerito da Dawson e Fabrycky: 17 ore
e 41 minuti.
Dal calo di luminosità di 55 Cancri A (solo 1/50 di punto
percentuale) i ricercatori hanno dedotto il diametro di 55 Cancri e,
mentre dall'entità dello spostamento delle righe spettrali della
stella, dovuto alla presenza del pianeta, è stato possibile
determinare la massa di quest'ultimo, risultata pari a 8 volte quella
della Terra. Un semplice calcolo ha quindi fornito lo straordinario
valore della densità, che è doppia rispetto a quella del nostro pianeta,
e che è dunque vicina alla densità del piombo, un vero record!
Per 55 Cancri e viene esclusa la presenza di
un'eventuale atmosfera proprio a causa della
vicinanza alla propria stella (circa 2,4 milioni di
km), che porta la temperatura della superficie esposta a raggiungere
valori dell'ordine dei 2700°C. Pertanto, ogni elemento volatile è stato sicuramente spazzato via dal
vento stellare. |