25 Ago 2011

 

Scoperte le nane Y: sono fredde come noi!

 

E' stata finalmente ufficializzata con due articoli su The Astrophysical Journal e The Astrophysical Journal Supplement Series la scoperta delle nane brune di tipo Y, le più fredde fra tutte le categorie di stelle mancate, globi di taglia intermedia fra pianeti e stelle, che per la loro massa insufficiente non riescono a innescare nel nucleo la fusione termonucleare, e sono quindi destinate a raffreddarsi fino a divenire corpi freddi.
La scoperta è stata possibile grazie all'eccezionale capacità del telescopio orbitale WISE di rilevare sorgenti infrarosse estremamente deboli. Erano un centinaio le candidate nane Y scoperte da WISE e di queste 6 sono state confermate grazie ad analisi spettroscopiche eseguite con i più potenti telescopi al suolo e con il telescopio spaziale Hubble.
Il record di stelle più fredde era finora appartenuto alle nane T, aventi temperature "superficiali" di alcune centinaia di gradi Celsius, limite che con le nane Y si sposta a poche decine di gradi, con l'attuale record detenuto da
WISE 1828+2650 con appena 25°C, ben più fredda di un corpo umano! (l'oggetto è quello verde indicato dalla freccia nell'immagine di destra, mentre a sinistra c'è una sua rappresentazione artistica).
Evidentemente siamo di fronte a oggetti celesti che si distinguono dai pianeti giganti gassosi per il solo fatto di essere isolati nello spazio, non in orbita attorno ad altre stelle e quasi certamente nati come le stelle per accrescimento da una nube protostellare. Per il resto possono essere assimilati ai pianeti giganti e anche l'aspetto delle loro atmosfere non dovrebbe essere molto dissimile da quello di Giove. Nell'infrarosso appaiono circa 5000 volte più brillanti che non nella luce visibile ai nostri occhi, di qui l'enorme difficoltà di scoprirli direttamente dalla superficie terrestre.
Le prime 6 nane Y riconosciute (sicuramente l'elenco si allungherà notevolmente) sono poste a distanze comprese fra 9 e 40 anni luce, con la più vicina, WISE 1541-2250, che diventa il settimo sistema stellare a noi più vicino, anche se su questa definizione non tutti saranno d'accordo...

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA