Il satellite gioviano Europa si
conferma come meta privilegiata per le sonde che esploreranno il
sistema solare durante il prossimo decennio. La NASA sta infatti
pianificando due tipi di missioni destinate a svelarci ulteriori
misteri di quell'affascinate mondo, incluso quello legato alla
possibilità che nell'oceano presente al di sotto della spessa crosta
di ghiaccio possano esistere forme di vita o almeno tracce della
loro passata esistenza.
La prima missione al vaglio dei tecnici avrebbe inizio nel 2020 con
il lancio di due lander, che dopo un viaggio di circa 6 anni
raggiungeranno Europa, atterrando sulla sua superficie. Una volta
là, inizieranno ad analizzare il ghiaccio con gli spettrometri di
massa alla ricerca di componenti organici, potenziali indicatori
della presenza di qualcosa di più interessante.
A causa del ghiaccio superficiale, i lander non potranno ovviamente
avere accesso all'oceano, ma il fatto che la crosta di Europa si
rigeneri in continuazione (per quanto lentamente), attraverso
spaccature riempite da nuova acqua proveniente dall'interno, non si
può escludere che eventuali tracce di vita siano affiorate
attraverso quel meccanismo, e in tal caso potrebbero essere "preda"
degli strumenti scientifici dei lander.
Una seconda missione prevede invece il lancio, sempre nel 2020, di
un orbiter il cui compito sarebbe quello di raggiungere Europa,
entrare in orbita attorno ad esso e studiarlo per lungo tempo come
mai prima è stato fatto. L'ideale per la NASA sarebbe ovviamente
attuare entrambe le missioni, cosa però improbabile, costando fra 0,8 e 2 miliardi di
dollari quella dei lander e circa 4,7 miliardi di dollari quella
dell'orbiter. |