16 Dic 2011

 

Nel 2020 tre sonde verso Europa

 

Il satellite gioviano Europa si conferma come meta privilegiata per le sonde che esploreranno il sistema solare durante il prossimo decennio. La NASA sta infatti pianificando due tipi di missioni destinate a svelarci ulteriori misteri di quell'affascinate mondo, incluso quello legato alla possibilità che nell'oceano presente al di sotto della spessa crosta di ghiaccio possano esistere forme di vita o almeno tracce della loro passata esistenza.
La prima missione al vaglio dei tecnici avrebbe inizio nel 2020 con il lancio di due lander, che dopo un viaggio di circa 6 anni raggiungeranno Europa, atterrando sulla sua superficie. Una volta là, inizieranno ad analizzare il ghiaccio con gli spettrometri di massa alla ricerca di componenti organici, potenziali indicatori della presenza di qualcosa di più interessante.
A causa del ghiaccio superficiale, i lander non potranno ovviamente avere accesso all'oceano, ma il fatto che la crosta di Europa si rigeneri in continuazione (per quanto lentamente), attraverso spaccature riempite da nuova acqua proveniente dall'interno, non si può escludere che eventuali tracce di vita siano affiorate attraverso quel meccanismo, e in tal caso potrebbero essere "preda" degli strumenti scientifici dei lander.
Una seconda missione prevede invece il lancio, sempre nel 2020, di un orbiter il cui compito sarebbe quello di raggiungere Europa, entrare in orbita attorno ad esso e studiarlo per lungo tempo come mai prima è stato fatto. L'ideale per la NASA sarebbe ovviamente attuare entrambe le missioni, cosa però improbabile, costando fra 0,8 e 2 miliardi di dollari quella dei lander e circa 4,7 miliardi di dollari quella dell'orbiter.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: NASA/Ted Stryk