Decine
di migliaia di asteroidi e 20 nuove comete sono il bottino della
missione NEOWISE, che si è appena conclusa, dopo 4 mesi dedicati
prevalentemente alla caccia dei corpi minori del nostro sistema solare.
Quando all'inizio dell'ottobre dello scorso anno il Wide-field Infrared Survey Explorer
aveva esaurito il liquido di raffreddamento necessario al funzionamento
dei suoi due sensori più sensibili al lontano infrarosso, la NASA aveva
deciso di continuare comunque la missione per altri 4 mesi, impiegando
gli altri due sensori infrarossi rimanenti per completare la scansione
della fascia principale degli asteroidi e per scoprire nuove comete. Da
allora la missione era stata ridenominata NEOWISE.
In un solo anno complessivo di attività, l'osservatorio orbitante ha
scansionato l'intero cielo una volta e mezza, acquisendo 2,7 milioni di
immagini, registrando, fra l'altro, 153mila asteroidi sui circa 500mila noti
e scoprendone ben
33mila di nuovi. Di questi, 134 sono Near-Earth Objects (quindi
potenzialmente pericolosi), una quantità rilevante su una popolazione di circa 2000 unità.
Oltre 100 le comete osservate, con 20 nuove scoperte, che vediamo
riunite nel mosaico in alto. Quattro delle nuove comete si sono rivelate
particolarmente interessanti perché erano già state catalogate come
asteroidi, probabilmente perché all'epoca della scoperta erano del tutto
inattive a causa della prossimità all'afelio. Una di quelle, la prima in
alto a sinistra, denominata 237P/LINEAR (2002 LN13) era nota come
asteroide sin dal 2002.
C'è grande attesa per le pubblicazioni scientifiche che deriveranno
dall'analisi dei dati di WISE e NEOWISE, poiché la strumentazione
dell'osservatorio era sufficiente a rivelare nane brune e pianeti
giganti posti a grandissima distanza dal Sole, ma nondimeno in orbita
attorno ad esso. Se la nostra stella ha una compagna oscura o possiede
altri pianeti giganti migrati in regioni estremamente periferiche, la
missione appena conclusasi ne ha molto probabilmente registrato
l'immagine.
A partire dal prossimo aprile, il primo blocco di osservazioni
effettuate da WISE sarà reso disponibile alla comunità scientifica e al
pubblico generico, quindi chiunque potrà tentare di ricercare in quella
enorme quantità di dati nuovi oggetti celesti.
NEOWISE è ora in stato di ibernazione su un'orbita polare attorno alla
Terra e all'occorrenza potrà essere risvegliato per tornare in servizio. |