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pianeti di taglia terrestre in orbita attorno ad altrettante stelle più
piccole e fredde del Sole, a distanze compatibili con la loro zona di
abitabilità, e un sistema planetario con ben 6 pianeti transitanti sul
disco stellare. Sono queste le rivelazioni più clamorose che riguardano
l'attività del telescopio spaziale Kepler.
In realtà le 5 "Terre" sono ancora in attesa di conferma, mentre sul
sistema di 6 pianeti, appartenente alla stella di tipo solare Kepler-11
(distante circa 2000 anni luce), si possono invece già trarre delle
conclusioni piuttosto sorprendenti.
I 5 pianeti più interni percorrono orbite pressoché complanari molto
vicine alla stella, tutte più piccole di quella del nostro Mercurio,
tanto che impiegano meno di 50 giorni a completarle. Dagli anticipi e
dai ritardi nei loro transiti, dovuti alle reciproche influenze
gravitazionali, è stato possibile calcolare le singole masse, comprese
fra 2,3 e 13,5 masse terrestri, che poste in relazione ai diametri
dedotti dall'oscuramento causato al disco stellare ha portato a
calcolare densità molto più basse di quella terrestre e ad ipotizzare
per quei pianeti una componente atmosferica assai rilevante, più tipica
dei pianeti gassosi, con possibilità di presenza di acqua (soprattutto
per i due più interni), di idrogeno e di elio.
La presenza di estese atmosfere a così breve distanza da una stella di
tipo solare implica però un loro dissolvimento in tempi dell'ordine dei
5 milioni di anni, il che significa che quei pianeti si sono formati
pochi milioni di anni fa, probabilmente su orbite più esterne poi
abbassatesi.
Del sesto pianeta del sistema di Kepler-11, il più esterno, con
un'orbita percorsa in 118 giorni, non è nota la massa ma si suppone
possa avere le dimensioni di Urano o di Nettuno.
Al di là dei singoli casi, il fatto più importante è rappresentato dai
numeri dell'attività fin qui svolta da Kepler: 1235 potenziali pianeti
rilevati, di cui 68 con dimensioni paragonabili a quelle della Terra e
di questi 5 collocati nella zona di abitabilità.
Se consideriamo che lo strumento ha finora esaminato "solo" 156mila
stelle relativamente vicine, in un'area circoscritta fra le
costellazioni del Cigno e della Lyra che rappresenta appena 1/400
dell'intero cielo, è lecito attendersi che nella nostra galassia possano
esistere alcuni milioni di pianeti simili al nostro. |