9 Feb. 2011

 

Nelle nakhliti tracce di acqua marziana

 

Sono stati pubblicati su Meteoritics and Planetary Science i risultati dell'analisi di alcune meteoriti, condotta da John Bridges e Hitesh Changela (University of Leicester, Department of Physics and Astronomy), che mette in evidenza come l'impatto di piccoli asteroidi su Marte può aver favorito lo scorrere dell'acqua a livello superficiale.
Le meteoriti in questione sono molto particolari e rare, appartenendo alla famiglia delle nakhliti, la cui origine viene fatta risalire a violenti impatti sulla superficie marziana, capaci di scagliare nello spazio esterno rilevanti quantità di detriti, parte dei quali sono poi caduti sulla Terra. La famiglia prende il nome dal primo esemplare, ritrovato nel 1911 presso il villaggio egiziano di El-Nakhla e attualmente conservato al Natural History Museum di Londra. Altri esempi di meteoriti marziane sono le Shergottiti e le Chassigniti.
Bridges e Changela hanno osservato al microscopio elettronico sottilissime sezioni (0,1 micron) di cinque diverse nakhliti, individuando strutture (nella foto) che possono essere associate alle temperature e alle pressioni derivanti da un impatto capace di scavare un cratere di diametro compreso fra 1 e 10 km. Nel corso dell'evento vennero verosimilmente fuse grandi quantità di ghiaccio sotterraneo, il che favorì lo scorrere di acque superficiali e la formazione delle argille e dei carbonati individuati nei campioni meteoritici.
Le nakhliti esaminate mostrano anche una serie di venature sinuose la cui struttura minerale è associabile alla produzione di metano, e dunque la presenza di questo gas nell'atmosfera marziana può essere anche attribuita agli impatti asteroidali. Sarà interessante distinguere nel corso della futura missione automatica Trace Gas Orbiter (2016) questa componente gassosa da quella, sempre incentrata sul metano, che può derivare da processi diversi, primo fra tutti la decomposizione anaerobica di elementari forme di vita.
I risultati ottenuti sulle nakhliti consentiranno ora di costruire un modello capace di spiegare il ruolo dell'acqua nella formazione di determinati minerali, considerando temperature, acidità e durata dell'azione idrotermale come effetto dell'impatto di piccoli asteroidi.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: University of Leicester