12 Gen. 2011

 

Ammassi stellari nell'Hanny's Voorwerp

 

Poco più di due mesi fa, con la news del 4 novembre, avevamo informato sulle ultime novità relative alla natura di quell'insolito oggetto celeste noto con il nome di Hanny's Voorwerp, una gigantesca nube gassosa, illuminata dalla luce di un quasar non più attivo, appartenente a una galassia vicina all'oggetto, la IC 2947
Il quadro si arricchisce ora di ulteriori, importanti dettagli grazie a una nuova immagine elaborata dalla NASA a partire da due riprese ottenute nell'aprile 2010 con l'Advanced Camera for Surveys (ACS) e con la Wide Field Camera 3 (WFC3) in dotazione al telescopio spaziale Hubble.
La nuova immagine (in alto) mostra distintamente alcuni ammassi stellari, identificabili con quelle regioni giallastre che si stagliano sul fondo verde dell'Hanny's Voorwerp. Finora la loro presenza era sfuggita a causa della bassa risoluzione delle immagini disponibili, ma la nuova elaborazione li ha resi chiaramente identificabili, permettendo anche di definire meglio la struttura della vicina galassia, che mostra bracci asimmetrici, ampie regioni di polveri e un'elevata produzione stellare in prossimità del nucleo.
Queste caratteristiche suggeriscono che
IC 2947 iniziò a collidere circa 1 miliardo di anni fa con un'altra galassia, ora assorbita. Lo scontro creò dapprima le condizioni per l'innesco del quasar nel nucleo galattico e più tardi (circa 1 milione di anni fa), le condizioni per l'espulsione dei gas che avrebbero formato l'Hanny's Voorwerp.
Quest'ultimo rappresenta in realtà sono un tratto, visibile in luce bianca da 44mila a 136mila anni luce dal nucleo galattico, di un più lungo flusso gassoso che si estende per 300mila anni luce attorno a
IC 2947, come dimostrano le osservazioni radio. E' stata evidentemente l'azione di quello stesso flusso a comprimere nel tempo i gas dell'Hanny's Voorwerp fino a innescare la formazione degli ammassi stellari ora scoperti.
Gli ammassi appaiono confinati in un'area
ampia poche migliaia di anni luce e risultano composti di stelle vecchie da 2 milioni di anni in su, come dire che negli ultimi due milioni di anni l'azione del quasar (ovvero del buco nero supermassiccio posto nel nucleo galattico) è notevolmente diminuita, fino a cessare negli ultimi 100-200mila anni, lasciando come ultima traccia proprio la luce riflessa dai gas (fra cui l'ossigeno che dà la colorazione verde) che compongono l'Hanny's Voorwerp.
Una curiosità: l'ampia regione circolare scura, apparentemente vuota che caratterizza la gigantesca nebulosità è molto probabilmente l'ombra proiettata da un oggetto ignoto, collocato nelle vicinanze del quasar, che intercettò parte della sua luce prima dello spegnimento.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: NASA, ESA, W. Keel (Univ. of Alabama), and the Galaxy Zoo Team)