Poco più di due mesi
fa, con la
news del 4 novembre, avevamo informato sulle ultime novità relative
alla natura di quell'insolito oggetto celeste noto con il nome di
Hanny's Voorwerp, una gigantesca nube gassosa, illuminata dalla luce di
un quasar non più attivo, appartenente a una galassia vicina
all'oggetto, la IC 2947
Il quadro si arricchisce ora di ulteriori, importanti dettagli grazie a
una nuova immagine elaborata dalla NASA a partire da due riprese
ottenute nell'aprile 2010 con l'Advanced Camera for Surveys (ACS) e con
la Wide Field Camera 3 (WFC3) in dotazione al telescopio spaziale
Hubble.
La nuova immagine (in alto) mostra distintamente alcuni ammassi
stellari, identificabili con quelle regioni giallastre che si stagliano
sul fondo verde dell'Hanny's Voorwerp. Finora la loro presenza era
sfuggita a causa della bassa risoluzione delle immagini disponibili, ma
la nuova elaborazione li ha resi chiaramente identificabili, permettendo
anche di definire meglio la struttura della vicina galassia, che mostra
bracci asimmetrici, ampie regioni di polveri e un'elevata produzione
stellare in prossimità del nucleo.
Queste caratteristiche suggeriscono che
IC 2947 iniziò a collidere circa 1 miliardo di anni fa con un'altra
galassia, ora assorbita. Lo scontro creò dapprima le condizioni per
l'innesco del quasar nel nucleo galattico e più tardi (circa 1 milione
di anni fa), le condizioni per l'espulsione dei gas che avrebbero
formato l'Hanny's Voorwerp.
Quest'ultimo rappresenta in realtà sono un tratto, visibile in luce
bianca da 44mila a 136mila anni luce dal nucleo galattico, di un più
lungo flusso gassoso che si estende per 300mila anni luce attorno a
IC 2947, come dimostrano le osservazioni radio. E' stata evidentemente
l'azione di quello stesso flusso a comprimere nel tempo i gas dell'Hanny's
Voorwerp fino a innescare la formazione degli ammassi stellari ora
scoperti.
Gli ammassi appaiono confinati in un'area
ampia poche migliaia di anni luce e
risultano composti di stelle vecchie da 2 milioni di anni in su, come
dire che negli ultimi due milioni di anni l'azione del quasar (ovvero
del buco nero supermassiccio posto nel nucleo galattico) è notevolmente
diminuita, fino a cessare negli ultimi 100-200mila anni, lasciando come
ultima traccia proprio la luce riflessa dai gas (fra cui l'ossigeno che
dà la colorazione verde) che compongono l'Hanny's
Voorwerp.
Una curiosità: l'ampia regione circolare scura, apparentemente vuota che
caratterizza la gigantesca nebulosità è molto probabilmente l'ombra
proiettata da un oggetto ignoto, collocato nelle vicinanze del quasar,
che intercettò parte della sua luce prima dello spegnimento. |