Nella costellazione di
Andromeda,
a 378
anni luce di distanza dalla Terra, c'è una stella pulsante di tipo
Delta Scuti, denominata WASP-33, che ospita un pianeta gigante. Rilevato
per la prima volta nel 2006 grazie ai suoi transiti sul disco stellare,
il pianeta è il primo scoperto attorno ad una variabile di quel tipo, e recenti
studi condotti da un gruppo di ricercatori dell'Instituto de Ciencias del Espacio (IEEC-CSIC) Universitat Autònoma de Barcelona
hanno permesso di caratterizzarlo con grande precisione e di scoprire
che con la sua massa influenza le pulsazioni stellari.
Le variabili di tipo Delta Scuti sono sostanzialmente delle cefeidi nane
che mostrano piccole variazioni di luminosità, causate da pulsazioni
radiali e non-radiali della superficie, con periodi e ampiezze molto
variabili. Nel caso di WASP-33, nella pulsazione è evidente un segnale
periodico attribuibile alla presenza del pianeta, che con la sua massa
pari a circa 4 volte quella di Giove, e con una distanza orbitale di
appena 3 milioni di km (per un periodo di rivoluzione di appena 1,2
giorni), sembra alterare il ritmo regolare delle pulsazioni, unico caso
finora conosciuto.
Un altro motivo di interesse è rappresentato dall'orbita molto
particolare del pianeta: oltre ad essere molto inclinata è anche
retrograda rispetto alla rotazione della stella, e capire il motivo di
tale situazione sarà fondamentale alla comprensione dell'evoluzione di
quel sistema.
La cosa più interessante della ricerca condotta dal team catalano è però
forse la
contemporanea presenza di ricercatori professionisti (Ignasi Ribas e Juan Carlos Morales),
di un dottorando (Enrique Herrero) e di un astrofilo (Ramón Naves), con
il coinvolgimento di strutture sia professionali sia amatoriali (Observatori Astronòmic del Montsec e Observatori Montcabrer).
I risultati sono stati recentemente pubblicati su Astronomy & Astrophysics. |