26 Gen. 2011

 

L'onda d'urto di Zeta Ophiuchi

 

Osservando Zeta Ophiuchi in luce bianca, ossia a quelle frequenze elettromagnetiche alla portata dell'occhio umano, ciò che vediamo è una stella relativamente debole e rossastra, di 2,5 magnitudini e priva di qualsivoglia nebulosità.
Ciò che invece mostra un'immagine recentemente rilasciata dalla NASA (qui sopra) è ben diverso: una brillante stella blu, circondata da una vasta regione nebulare che si comprime nella direzione verso cui Zeta Ophiuchi sta muovendosi. Il motivo di tanta diversità risiede nella diversa luce nella quale l'oggetto viene osservato, infatti l'immagine che presentiamo è stata ottenuta nell'infrarosso dal Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE).
Per renderla meglio leggibile ai nostri occhi è stato poi applicato un codice colore standard che rappresenta in blu e cyan la luce percepita a lunghezze d'onda di 3.4 e 4.6 micron, e in verde e rosso le lunghezze d'onda di 12 e 22 micron (gli altri colori risultano dalla loro combinazione).
Il blu è il colore reale di Zeta Ophiuchi e se nel visibile appare rossastra è perché la sua luce viene smorzata e alterata dai gas e dalle polveri che la circondano, ma che tuttavia si mostrano solo in infrarosso. Se questa stella fosse in una regione totalmente trasparente, pur distando 458 anni luce dalla Terra sarebbe una delle più brillanti di tutto il cielo (in quanto a magnitudine assoluta è 65mila volte più luminosa del Sole).
La caratteristica più interessante evidenziata da WISE è l'onda d'urto che si genera dinanzi alla stella e che si manifesta sotto forma di arco (giallo, nell'immagine), accentuando la direzione verso la quale l'astro si muove, ovvero verso l'angolo in alto a sinistra.
L'arco si origina per compressione dei gas e delle polveri interstellari, sotto l'azione del poderoso vento tipico di giovani giganti blu come Zeta Ophiuchi, la cui età è stimata in
circa 4 milioni di anni, la metà di quanto al massimo può durare una stella di quella taglia (raggiunge le 20 masse solari).
Se il vento stellare è la componente principale nella generazione dell'onda d'urto, un ruolo non del tutto marginale in questa azione è rivestito dalla velocità intrinseca della stella, 24 km/s, acquisita molto probabilmente a seguito dell'esplosione come supernova di una stella compagna, ancora più massiccia, alla quale
Zeta Ophiuchi era legata in un tempo relativamente recente.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA