12 Lug 2011

 

 

 

 

 

 

 

Stazione spaziale cinese pronta al via

 

Entro pochi mesi la Cina lancerà il primo modulo della sua stazione spaziale. Questo importante e nuovo traguardo raggiunto dal grande Paese asiatico, dopo il primo volo orbitale di un astronauta nel 2003, la prima sonda lunare nel 2006 e la prima attività extraveicolare nel 2008, trasferirà dagli USA alla stessa Cina la leadership delle attività umane nello spazio.
Quando nel 2020 la stazione spaziale cinese sarà pienamente operativa, l'attuale International Space Station verrà dismessa e poiché all'orizzonte non si vedono progetti destinati a sostituirla è praticamente certo che la maggior parte degli astronauti in orbita in quel periodo saranno cinesi.
Con l'addio al programma Shuttle (è in corso proprio in questi giorni l'ultima missione dell'Atlantis), dopo aver abbandonato ogni possibilità di tornare sulla Luna e avendo solo accennato a possibili missioni verso un asteroide e molto più in là (chissà quando!) verso Marte, gli USA escono di fatto dalle imprese astronautiche, affidando il trasporto dei loro astronauti ai vettori russi a costi che già superano abbondantemente i 50 milioni di dollari per ogni "biglietto".
Da parte sua la Russia non sembra avere grandi obiettivi nello spazio e si limita a mantenere il suo ruolo di traghettatore di merci e persone. Altre realtà che stanno emergendo, come quelle del settore privato o l'agenzia spaziale dell'India, non sembrano sufficientemente competitive.
Pertanto, grazie alla sua impressionante crescita economica degli ultimi anni, e grazie a una forma di governo che consente di fare grandi progetti e mantenerli senza subire rilevanti opposizioni, la Cina si appresta a diventare la prima potenza spaziale.
L'obiettivo principale sembra essere la Luna, dove nel 2013 l'agenzia spaziale cinese farà sbarcare un rover che servirà da apripista alla prima missione umana dagli occhi a mandorla, pianificata fra il 2020 e il 2025.
Dopo che il sogno di vedere l'uomo sbarcare su Marte entro tempi ragionevoli è stato infranto dai problemi interni delle due decadenti superpotenze spaziali, non possiamo a questo punto che tifare Cina e augurarci che tutto proceda secondo le previsioni.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: China National Space Administration