13 Lug 2011

 

La prima orbita di Nettuno dalla scoperta

 

Ieri Nettuno è transitato all'incirca nello stesso punto della sua orbita in cui si trovava il giorno 23 settembre 1846, quando fu ufficialmente scoperto. In altre parole, è trascorso 1 anno nettuniano (equivalente a 165 anni terrestri) da quel lontano avvenimento.
Per celebrare la ricorrenza, la NASA ha rilasciato le quattro immagini che vediamo qui sopra, prese con l'Hubble Space Telescope il 25-26 giugno scorso, a distanza di circa quattro ore una dall'altra, in modo da fotografare l'intera atmosfera del pianeta, che completa una rotazione in circa 16 ore.
Nell'atmosfera di Nettuno abbonda il metano, che assorbendo molto efficacemente la luce rossa conferisce al pianeta il suo tipico aspetto azzurro. Le strutture più chiare sono nubi di alta quota composte da cristalli di ghiaccio di metano. La loro presenza è più massiccia e appaiono meglio distribuite nei due emisferi rispetto ad alcuni anni fa, segno di una certa complessiva variabilità dell'atmosfera, innescata molto probabilmente dalle forti differenze di temperatura che esistono fra il caldo nucleo del pianeta e i glaciali alti strati atmosferici, dove si misurano -160°C.
In misura minore anche le stagioni, che su Nettuno durano una quarantina di anni e sono simili a quelle della Terra per via dell'inclinazione dell'asse di rotazione di Nettuno (29° contro i nostri 23° circa), influiscono sull'instabilità atmosferica. In questi mesi è iniziata l'estate nell'emisfero sud e l'inverno in quello nord.
Alla scoperta di Nettuno è legato uno dei capitoli più avvincenti della storia dell'astronomia e del calcolo matematico. Pochi anni dopo la scoperta di Urano, nel 1781 da parte di Herschel, fu evidente che il moto del nuovo pianeta era perturbato da una massa ancora più lontana dal Sole, e fra tutti coloro che utilizzando le equazioni della Gravitazione Universale di Newton si cimentarono nei decenni seguenti in complessissimi calcoli alla ricerca di una soluzione, c'erano il francese Le Verrier e l'inglese Adams.
Quest'ultimo fu il primo a fornire la posizione in cielo del misterioso pianeta perturbatore, ma chi doveva verificare la sua scoperta, ovvero il suo connazionale Airy, se la prese troppo comoda e così intanto Le Verrier riuscì a far compiere la sua verifica al tedesco Galle, che dall'osservatorio di Berlino individuò il pianeta a meno di 1° dalla posizione prevista dal francese. In realtà, già 234 anni prima Galilei aveva osservato Nettuno, senza però riconoscere la sua natura planetaria.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA)