18 Lug 2011

 

Nuove nane oscure nei dintorni del Sole

 

Che Proxima Centauri, con i suoi 4,2 anni luce di distanza, sia la stella più vicina al Sole è un fatto incontrovertibile. Quale sia invece la più vicina delle nana grigie (o marroni o brune che dir si voglia) è ancora argomento di ricerca, perché non è escluso che ve ne possano essere una o più d'una a meno di 4 anni luce da noi.
Questo fronte vede particolarmente impegnato il
Leibniz Institute for Astrophysics Potsdam (AIP), i cui ricercatori già alcuni anni fa avevano scoperto Epsilon Indi Ba e Bb, le due nane grigie ad oggi più prossime con i loro circa 12 anni luce di distanza. E l'AIP torna ora a far notizia per la scoperta da parte di Ralf-Dieter Scholz e di alcuni suoi colleghi di altre due nane grigie, WISE J0254+0223 e WISE J1741+2553, poste rispettivamente a 15 e 18 anni luce di distanza.
Come indicano i nomi delle due nuove arrivate, la loro prima catalogazione è avvenuta a seguito delle osservazioni del Wide-field Infrared Survey Explorer, che registrò le loro immagini nel 2010, come evidenziato nell'illustrazione in alto. Le due nane grigie, poste al centro dei fotogrammi, hanno attratto l'attenzione del team di Scholz per la loro insolitamente elevata luminosità infrarossa, a fronte della quale manca quasi del tutto una controparte alle lunghezze d'onda del visibile.
Verificando sui cataloghi 2MASS e SDSS la posizione di quei due oggetti negli anni precedenti, i ricercatori hanno potuto evidenziare un moto proprio di 2,5 e 1,5 arcosecondi per anno. Qui sopra è indicata la loro posizione nel 2000.
Il notevole moto proprio e il colore delle due nane grigie erano di per sé sufficienti a collocarle nei dintorni del Sole, cosa poi confermata dall'osservazione spettroscopica di una di esse attraverso il Large Binocular Telescope dell'Arizona.
Come tutte le nane dei tipi T e Y, anche WISE J0254+0223 e WISE J1741+2553 sono caratterizzate da temperature particolarmente basse, del tutto insufficienti a generare stabilmente energia e sono quindi destinate a raffreddarsi fino a rendersi sul lungo termine pressoché invisibili. Questa caratteristica lascia ipotizzare che a distanze dal Sole anche di molto inferiori a quella di Proxima Centauri possano esservi alcune di queste stelle mancate, forse ormai troppo deboli per essere scoperte con gli strumenti oggi a disposizione degli astronomi.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: Leibniz-Institut für Astrophysik Potsdam (AIP)