Durante una campagna
osservativa volta
all'individuazione di eventuali anelli attorno a Plutone, un team di
ricercatori con a capo Mark Showalter (SETI Institute, Mountain View, California) ha scoperto con la Wide Field Camera 3 del
telescopio spaziale Hubble un nuovo satellite attorno al gelido
pianeta nano. Denominato provvisoriamente P4, ha un diametro
compreso fra appena 13 e 34 km e percorre un'orbita racchiusa fra
quelle di altre due piccole lune, Nix e Hydra, che assieme al più
grande Caronte completano, per ora, il sistema satellitare di
Plutone.
La nuova scoperta rafforza l'ipotesi che quel sistema sia nato a
seguito di un impatto fra un primitivo Plutone e un altro oggetto di
taglia simile. Il materiale scagliato tutto attorno sarebbe stato in
parte trattenuto gravitazionalmente dall'attuale Plutone e avrebbe
così potuto accrescersi formando le lune. Molto improbabile è invece
a questo punto la cattura gravitazionale di oggetti formatisi
altrove.
La prima osservazione di P4 è avvenuta il 28 giugno scorso (immagine
di sinistra) ed è stata
confermata dalle successive osservazioni del 3 luglio (immagine di
destra) e del 18 luglio. In
realtà avrebbe potuto essere scoperto anche in precedenza, ma le
immagini prese fino a quel momento erano troppo sottoesposte per
riuscire a rivelare il satellite, e solo con un'esposizione adatta
alla ricerca di anelli (dati per probabili e alimentati proprio dai
satelliti attraverso impatti di micrometeoriti) è stato possibile
accorgersi della sua presenza. In realtà, in alcune immagini del 2006
sembrano esservi tracce di P4, ma ai limiti del rumore di fondo.
Questa nuova scoperta relativa al sistema di Plutone è frutto del
moltiplicarsi di osservazioni che hanno come obiettivo quello di
raccogliere quante più informazioni possibile in vista dell'arrivo
fra 4 anni della sonda New Horizons. Il responsabile della missione,
Alan Stern, ha già annunciato che il programma di osservazione
ravvicinata delle lune sarà modificato per includere anche P4. |