27 Lug 2011

 

Galassie ad anello: la "Ruota di Auriga"

 

Fra le più spettacolari e rare galassie conosciute, un posto di rilievo è occupato dalle cosiddette "galassie ad anello" e di questa categoria quelle più rappresentative sono la Cartwheel Galaxy, la UGC 7069 e l'Oggetto di Hoag (immagine grande in alto).
Ad oggi si conoscono 128 galassie ad anello, la maggior parte delle quali popolano l'universo a noi più prossimo, con distanze inferiori a 1 miliardo di anni luce. Di tutte, quella scoperta per ultima, denominata "Ruota di Auriga"
(nel riquadro), è forse la più interessante perché coglie "in diretta" il meccanismo che sta all'origine della struttura ad anello, ovvero la collisione perpendicolare di una piccola galassia che si tuffa nella regione centrale di una galassia più grande.
Durante un evento di questo tipo le perturbazioni gravitazionali generano delle onde di densità che si propagano verso le parti esterne della galassia bersagliata, innescando una compressione del mezzo interstellare con conseguente formazione di nuove stelle.
Così come si allargano le increspature dell'acqua provocate da un sasso gettato in uno stagno, altrettanto fanno queste particolari onde di densità, portando il processo di formazione stellare a interessare regioni concentriche sempre più esterne.
La dinamica del fenomeno era stata finora solo estrapolata dalle reciproche posizioni delle galassie interessate, sempre osservate a grandi distanze spaziali e temporali dall'evento stesso. Ma ecco che astronomi del
Max Planck Institute for Astronomy, nel corso di una ricerca sul disco spesso della nostra galassia, colgono una struttura ad anello proprio nella fase della formazione, quindi con la galassia "proiettile" ancora in piena interazione gravitazionale.
L'analisi spettroscopica della luce proveniente dalle due componenti della Ruota di Auriga conferma che si trovano alla medesima distanza, circa 1,5 miliardi di anni luce, un record per una galassia di questo tipo. L'anello risulta espandersi a una velocità di circa 200 km/s, il che colloca l'inizio della collisione a 50 milioni di anni fa. Entrambi i nuclei galattici risultano attivi, ma non è chiaro se ciò sia da attribuire alla collisione o se invece erano già attivi in precedenza.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: NASA/HST, Subaru Telescope, Blair Conn et al.