1 Giu 2011

 

 

Stelle di neutroni con masse estreme

 

Dopo che nell'ottobre dello scorso anno era stata scoperta una stella di neutroni, PSR J1614-2230, con massa pari a circa due soli, gli astronomi hanno iniziato a interrogarsi sul perché fino a quel momento fossero state misurate masse che si concentravano invece attorno a 1,4 soli.
Un errore nel calcolo della massa di PSR J1614-2230 era da escludere perché per determinarla i ricercatori avevano sfruttato il precisissimo segnale radiopulsato legato al periodo di rotazione di 317 giri al secondo.
Ammettendo che la stella di neutroni non si sia formata così com'è in seguito all'esplosione come supernova della sua progenitrice, deve aver acquisito massa (e il momento angolare per sostenerla) in un secondo tempo, e ciò può essere avvenuto solo a spese di una stella compagna. Ed effettivamente la PSR J1614-2230 è legata gravitazionalmente a un altro astro collassato, una nana bianca, che completa un'orbita attorno al comune centro di massa in appena 9 giorni.
Secondo Lorne Nelson e altri ricercatori (Bishop's University, MIT e UCSB) che hanno analizzato quel sistema stellare, è molto probabile che la stella di neutroni abbia strappato gli strati più superficiali della nana bianca, riducendola a un puro nucleo di carbonio e ossigeno.
Per capire esattamente come ciò possa essere avvenuto, Nelson e collaboratori hanno simulato con un supercomputer 40mila possibili scenari di partenza per le due stelle, estendendone l'evoluzione su un periodo paragonabile all'età dell'universo. I risultati delle numerosissime simulazioni, presentati in questi giorni al meeting Canadese CASCA 2011, dimostrano che vi sono diversi casi in cui una stella di neutroni può aumentare sensibilmente la propria massa a spese della stella compagna, benché ilo fenomeno sia generalmente poco frequente. La scoperta porterà chiaramente a rivedere alcuni modelli teorici.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: Canadian Astron. Society, R. Hurt (SSC)