Una decina di giorni fa davamo notizia
dell'uscita di scena del rover marziano Spirit, ormai incapace di
comunicare con la Terra. Per contro, all'inizio di questo mese il
suo gemello Opportunity ha fatto segnare un record di percorrenza:
30 chilometri da quando è cominciata la sua pluriennale missione,
corrispondenti a 50 volte la distanza inizialmente pianificata.
Nel suo interminabile peregrinare sulla superficie del pianeta
rosso, Opportunity ha incontrato e fotografato una gran quantità di
strutture naturali, inclusi numerosi crateri di origine meteoritica,
come quello illustrato qui sopra. Si tratta di una struttura molto
recente, con età inferiore ai 100mila anni (provvisoriamente
denominata Skylab, dal nome della prima stazione spaziale
americana), creata dall'impatto di un meteorite di poche decine di
centimetri di diametro, capace comunque di lasciare un cratere ampio
9 metri.
Opportunity aveva incontrato Skylab il 12 maggio scorso, percorrendo
il tratto di superficie che lo sta portando a raggiungere il suo prossimo importante obiettivo
da esaminare, il grande cratere Endeavour, di ben 22 km di diametro.
Lì il rover si soffermerà a lungo, prima di riprendere la sua
inarrestabile marcia verso nuovi obiettivi.
Se riuscirà a rimanere operativo ancora per oltre un anno,
nell'estate del 2012 sarà affiancato dal nuovo laboratorio mobile
Curiosity, che oltre a saper analizzare suolo e atmosfera con ben
superiori capacità, fornirà anche immagini dell'ambiente marziano
con i colori più realistici di sempre, quelli che un astronauta
vedrebbe se si trovasse di persona sul pianeta rosso. |