14 Giu 2011

 

 

Il nuovo braccio della Via Lattea

 

Alcuni giorni fa avevamo riferito della probabile somiglianza fra la nostra galassia e NGC 6744, una bellissima spirale visibile nel cielo australe. Giunge ora la sorprendente notizia della scoperta di un nuovo braccio della Via Lattea (come impropriamente si usa chiamare la nostra galassia), che come una tessera di un puzzle va a incastrarsi perfettamente fra le altre, suggerendo una forma molto simmetrica per il sistema stellare al quale il nostro pianeta appartiene.
La scoperta sembra una vicenda di altri tempi, e questo perché è stata effettuata con un piccolo radiotelescopio, di appena 1,2 metri di diametro, dal tetto di un istituto scientifico (l'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics), e non da uno strumento gigantesco lontano dai centri abitati come spesso capita.
Autori dell'impresa sono Tom Dame e Pat Thaddeus, astronomi del CfA, che hanno avuto la bella idea di usare le onde radio per penetrare le dense coltri di polveri del piano della Via Lattea (che oscura nelle altre lunghezze d'onda tutto ciò che sta al di là), ma soprattutto di cercare la traccia delle molecole di monossido di carbonio, che tendono a concentrarsi nei bracci di spirale delle galassie e rappresentano un ottimo tracciante per ricostruirne la struttura.
Dame e Thaddeus hanno puntato il loro strumento verso le parti più esterne della nostra galassia, scoprendo il nuovo braccio, che potrebbe in realtà rappresentare la parte terminale del già noto braccio Scutum-Centaurus, anche se al momento il tratto che congiungerebbe i due è una pura estrapolazione, come indicato nella raffigurazione qui sopra, dove sono stati omessi tutti i bracci minori, fra i quali quello che ospita il nostro sistema solare.
Considerando anche il più vicino braccio del Perseo, la Via Lattea avrebbe dunque due bracci principali quasi perfettamente simmetrici, che si sviluppano partendo dalla piccola barra centrale.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, T. Dame