17 Giu 2011

 

 

 

Super buco nero divora una stella

 

Sono stati anticipati ieri su Science Express i risultati di una ricerca condotta su un flash di raggi gamma davvero insolito per la sua eccezionale durata nel tempo: due mesi e mezzo! E la cosa a dir poco insolita è che il flash, denominato Sw 1644+57, continua tuttora a essere rilevato, anche se meno intenso di quando il satellite Swift lo ha rilevato il 28 marzo scorso. E per quanto incredibile possa sembrare, colui che più di altri si sta occupando di questo fenomeno, Joshua Bloom (University of California, Berkeley), afferma che le emissioni di raggi gamma, oltre che di raggi X, termineranno verosimilmente l'anno prossimo!
Già da queste premesse è evidente che non siamo in presenza di uno dei soliti GRB (Gamma-Ray Burst), quelli che durano al massimo pochi minuti e sono generati dal collasso gravitazionale di stelle molto massicce o dalla distruttiva coalescenza di due astri già collassati.
A generare il flash gamma studiato da Bloom è infatti un evento di assoluta rarità: una stella di tipo solare che viene smembrata e sfilacciata da un buco nero un milione di volte più massiccio, dentro il quale sta precipitando dopo essersi invorticata lungo un disco di accrescimento. Le due illustrazioni qui sopra descrivono efficacemente lo scenario.
Tutto ciò sta accadendo nel nucleo di un'anonima galassia lontana 3,8 miliardi di anni luce, che evidentemente ospita nel suo centro (come moltissime altre galassie) un buco nero che è rimasto quiescente fino al 24 o 25 marzo scorso (per noi terrestri!), quando la materia stellare in caduta ha portato il buco nero a generare i tipici getti antipodali attraverso i quali riversa nello spazio la sua immensa energia: calcoli effettuati dal team di ricercatori guidato da Bloom suggeriscono che ben il 10% della massa della stalla in caduta nel buco nero finirà per essere trasformata in energia.
Speculazioni sulla frequenza con cui fenomeni di questo tipo possono essere osservati indicano una frequenza di un evento ogni 100 milioni di anni per galassia (con super buco nero nel nucleo). L'aver quindi colto il fenomeno pochissimi giorni dopo il suo inizio, ha consentito e ancora consentirà di esaminarlo nella sua intera manifestazione, offrendo ai ricercatori un'opportunità più unica che rara di saperne di più sul comportamento dei buchi neri.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: University of California, University of Warwick / Mark A. Garlick