20 Giu 2011

 

 

 

Phobos "sfiora" Giove!

 

L'European Space Agency ha rilasciato le immagini di un'occultazione radente che il primo giorno di questo mese aveva visto come protagonisti il pianeta Giove e il satellite marziano Phobos.
Unica testimone diretta di quell'insolita congiunzione è stata la sonda Mars Express, che tenendo la sua High Resolution Stereo Camera puntata sul gigante gassoso ha ripreso una sequenza di 104 immagini (incluse le 3 qui presentate) nell'arco di 68 secondi. Durante le riprese, la sonda si trovava a 11.389 km da Phobos e a circa 529 milioni di km da Giove.
Le immagini grezze sono state elaborate al Department of Planetary Sciences and Remote Sensing, presso l'Institute of Geological Sciences of the Freie Universität Berlin.
La sequenza fotografica, oltre che per i risultati estetici (piacevoli sia i dettagli sulla superficie del satellite sia le bande principali dell'atmosfera gioviana) è soprattutto interessante per il fatto che partendo dai frames acquisiti e conoscendo i tempi teorici della congiunzione sarà possibile migliorare ancor di più la conoscenza dell'orbita di Phobos.
Riscontrare anche minime variazioni su periodi più o meno lunghi può essere di aiuto a chiarire in modo definitivo i dubbi che ancora rimangono sull'origine del piccolo Phobos (che ha un diametro medio di circa 22 km), così come dell'ancor più piccolo Deimos (diametro medio inferiore ai 13 km).
Il loro aspetto tipicamente asteroidale li ha fatti ritenere a lungo pienetini usciti dalla fascia principale a causa di perturbazioni gravitazionali esercitate da Giove e catturati successivamente da Marte. I tempi scala per raggiungere le loro attuali orbite fortemente circolari e complanari all'equatore del pianeta rosso non sembrano però adattarsi all'ipotesi della cattura e si preferisce oggi ipotizzare che abbiano preso forma in orbita marziana da materiale eiettato dal pianeta in seguito all'impatto di un massiccio planetesimo.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: ESA/DLR/FU Berlin (G. Neukum)