6 Mag. 2011

 

Cometa Elenin: sarà spettacolare?

 

Fra tutte le comete che diventano visibili a occhio nudo, particolarmente spettacolari sono quelle di lungo periodo, che provengono da remote regioni del nostro sistema solare, ben oltre l'orbita del più distante pianeta. Il motivo principale per cui sviluppano ampie chiome e lunghe code sta nel fatto che avendo orbite ampissime e quindi periodi di rivoluzione lunghissimi, conservano ancora quantità rilevanti di materiale volatile in superficie, a differenza delle comete di corto periodo, che in tempi relativamente brevi se lo vedono sottrarre dal calore e dal vento del Sole nei frequenti passaggi al perielio.
Si guarda quindi con un certo interesse alla scoperta di nuove comete di lungo periodo, e non fa eccezione la Elenin, già nota con la sigla C/2010 X1, osservata per la prima volta in remoto da Leonid Elenin (astronomo russo di Lyubertsy) il 10 dicembre del 2010, con l'International Scientific Optical del New Mexico.
All'epoca della scoperta la cometa si trovava a 647 milioni di km di distanza dalla Terra e "brillava" di magnitudine 20 circa. Nell'illustrazione qui sopra (rilasciata dalla NASA) sono indicate la traiettoria e la posizione della Elenin aggiornate al 4 maggio, con la cometa lontana 274 milioni di km. La distanza scenderà a 35 milioni di km nel giorno del massimo avvicinamento alla Terra, il 16 ottobre prossimo.
Nel frattempo continueranno ad essere registrate immagini dell'oggetto, e già si prevede che questa cometa sarà fra le più fotografate, visto che qualche giorno fa erano già state raccolte oltre 1300 riprese CCD (per confronto, con la Hyakutake (C/1996 B2) si era arrivati a circa 1000 in tutto).
Sulla possibilità che la Elenin riesca a eguagliare in fatto di spettacolarità alcune recenti comete ci sono dei dubbi. Don Yeomans, responsabile del programma Spaceguard del Jet Propulsion Laboratory della NASA, è piuttosto scettico, ma non si possono escludere improvvisi outburst, come quelli della 17P/Holmes e della C/2006 P1 McNaught.
Le ultime stime sulla probabile magnitudine al perielio, ottenute da Artem Novichonok, indicano il valore 4, ma non escludono che nel migliore dei casi si possa giungere allo zero, con la cometa che resterà visibile ad occhio nudo almeno fino all'inizio di novembre. Non resta che attendere...

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: JPL/NASA