31 Mag. 2011

 

 

Nuova popolazione stellare nei globulari

 

Gli ammassi globulari, ovvero quei giganteschi raggruppamenti di centinaia di migliaia di stelle che popolano le periferie della nostra galassia e di moltissime altre galassie, sono tra le formazioni più antiche del nostro universo (in molti casi hanno circa 10 miliardi di anni) e la loro origine viene fatta risalire alla formazione delle stesse galassie nell'alone delle quali orbitano.
Per lungo tempo si è ritenuto che negli ammassi globulari non potessero più formarsi nuove stelle, dal momento che tutta la "materia prima" disponibile (gas e polveri) era stata utilizzata nei primi milioni di anni della loro lunga esistenza. Già nel secolo scorso, però, in alcune di quelle grandi strutture erano state individuate delle gigantesche stelle blu, denominate "blue stragglers", la cui grande massa e la conseguente vita breve indicava un'età decisamente inferiore a quella della restante componente rossa dei globulari.
Quella inattesa presenza era stata spiegata ammettendo che in un ambiente densamente popolato come un globulare e a causa delle caotiche orbite delle stelle, sottoposte all'influenza gravitazionale di tutte le altre, sul lungo periodo possono verificarsi incontri così ravvicinati fra due stelle da causarne la fusione. Dall'evento nascerebbe una gigante blu.
Ma la situazione torna ora a ingarbugliarsi per la scoperta, da parte di un gruppo di ricercatori della McMaster University (Hamilton, Ontario), guidati da Alison Sills, di una nuova popolazione stellare che abita gli ammassi globulari ma che non risulta essere nata né per fusione né a seguito di compressioni di materiale interstellare causate da esplosioni di supernovae.
Come riferito dalla Sills nel corso del meeting CASCA 2011 che si sta tenendo questa settimana in Ontario, la nuova popolazione, anch'essa dominata dal colore blu e quindi composta di stelle giovani e massicce, potrebbe essere in qualche modo connessa alla nascita delle blue stragglers, avendo con queste ultime molte proprietà in comune ed essendo presente nelle medesime regioni degli ammassi.
Poiché la nuova popolazione sembra nascere da materiale stellare disperso nello spazio in modo non violento e poiché la fusione che origina le blue stragglers può essere preceduta da dispersione di materia da parte delle due stelle originarie, qui potrebbe esserci la connessione fra le due nuove generazioni di stelle che ringiovaniscono gli ammassi globulari.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: McMaster University, Thomas V. Davis