Una pulsar è una stella di neutroni in rapida rotazione che emette radiazione sotto forma di impulsi. L'individuazione della prima pulsar avvenne nel 1967 attraverso le onde radio. Queste stelle di neutroni hanno campi magnetici molto intensi, i cui poli non sono allineati con l'asse di rotazione, e poiché ruotano emettendo energia attraverso i poli magnetici, possiamo captare la radiazione sotto forma di impulsi solo quando il punto di emissione coincide con la nostra linea di vista. Per farci un'idea del meccanismo, pensiamo a un faro.
Ci sono ancora molti misteri sul funzionamento delle pulsar, in particolare su come si forma il campo magnetico. Il problema è produrre un campo magnetico immensamente forte non allineato allo spin della stella di neutroni. I modelli matematici secondi i quali è il moto delle particelle cariche che genera il campo, moto che viene amplificato dal collasso della stella progenitrice verso lo stadio di stella
di neutroni, producono un campo allineato all'asse di rotazione.
Come soluzione a questo problema, Johan Hansson e Anna Ponga (Lulea University of Technology, Svezia) hanno proposto uno scenario in cui il campo magnetico è generato dall'allineamento dei momenti magnetici degli stessi neutroni all'interno della stella collassata.
La direzione dell'allineamento sarebbe uguale a quella del campo
magnetico della stella progenitrice, che non necessariamente era allineato con lo spin. Un simile allineamento ricorda il modo attraverso il quale i momenti magnetici sono allineati all'interno di una normale calamita.
Lo scenario proposto prevede anche una massima forza del campo di 1012
Tesla, che è la stessa forza dei campi realmente osservati.
La principale critica a questa possibile soluzione viene dalle leggi della meccanica quantistica. Il cosiddetto "Principio di esclusione di Pauli" vieta ai neutroni di avere momenti allineati, ma non possiamo escludere che queste leggi siano violabili in ambienti con campi gravitazionali estremamente intensi. |