19 Ott 2011

 

Galassie nane VS materia oscura

 

Non si sa di che cosa sia composta e non la si può osservare direttamente. Se ne avverte solo la presenza per il fatto che interagisce gravitazionalmente con la cosiddetta materia ordinaria.
Stiamo parlando della fantomatica materia oscura, quella specie di collante che tiene assieme le più grandi strutture dell'universo, come galassie e ammassi di galassie, e senza la quale tutto si sparpaglierebbe più o meno caoticamente nel vuoto cosmico.
Si ipotizza che possa essere costituita da particelle esotiche in lento movimento, che hanno la tendenza ad accumularsi in grandi addensamenti che innescano poi la formazione delle galassie, ma già qui non vi sono certezze, quindi meglio non andare oltre. L'unica cosa certa è che se fino a ieri il modello cosmologico standard ci diceva ben poco sulle proprietà della materia oscura, da oggi anche quel poco svanisce, cancellato dalla scoperta che all'interno delle galassie nane essa non è concentrata nel nucleo, come il modello prevede, ma è bensì diffusa omogeneamente su un'area molto più ampia, di centinaia se non migliaia di anni luce.
Ad accorgersi di questa preoccupante falla teorica sono stati Matt Walker (Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics) e Jorge Peñarrubia (University of Cambridge, UK), i quali, impegnati nella misurazione di velocità e composizione chimica (quindi massa) di alcune migliaia di stelle appartenenti alle galassie nane Fornace e Scultore (nella foto), si sono resi conto che per giustificare i moti osservati era inevitabile accettare una distribuzione della materia oscura tutt'altro che concentrata.
La cosa peggiore (per i sostenitori del modello standard) è che le galassie nane sono considerate composte per ben il 99% di materia oscura e solo per l'1% di materia ordinaria, quindi rappresentano il miglior laboratorio all'interno del quale trovare risposte su quella misteriosa componente.
La nuova realtà svelata da Walker e Peñarrubia, già sospettata in ricerche precedenti effettuate anch'esse sulle galassie nane, obbligherà i teorici a rivedere il modello standard e mette seriamente in dubbio l'esistenza della materia oscura così come era stata finora postulata.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics,
University of Cambridge (UK), ESO