21 Ott 2011

 

Pioggia di comete su Eta Corvi

 

In occasione del Signposts of Planets meeting, organizzato dalla NASA e conclusosi ieri presso il Goddard Space Flight Center di Greenbelt, Carey Lisse, del Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory (Laurel, Md), ha annunciato la scoperta nel vicino sistema planetario di Eta Corvi di tracce dell'impatto di una o più comete contro un probabile pianeta collocato nella zona abitabile di quella stella.
A queste conclusioni i ricercatori del team di Lisse sono giunti analizzando con il telescopio spaziale infrarosso Spitzer la composizione delle polveri che circondano Eta Corvi, riconoscendovi le impronte dell'acqua e di composti organici e inorganici tipici delle comete.
Poiché il sistema di Eta Corvi ha un'età che si aggira attorno al miliardo di anni, e poiché proprio a quell'età i pianeti interni del nostro sistema stavano vivendo una fase di intenso bombardamento cometario, innescato dalla migrazione di Giove e Saturno su orbite più vicine al Sole di quelle originarie, Lisse e colleghi ipotizzano che la stessa cosa stia ora avvenendo attorno a Eta Corvi.
Se questa interpretazione è esatta, nel sistema di quella stella, che si trova a circa 60 anni luce di distanza e che è poco più grande del nostro Sole, si stanno ricreando condizioni molto simili a quelle che qui da noi portarono alla comparsa della vita.
Anche se non è al momento possibile individuare direttamente né l'eventuale pianeta colpito, né quello o quelli più esterni e massicci che hanno scatenato la tempesta cometaria, sappiamo però con certezza già dal 2005 che il sistema planetario di Eta Corvi possiede una fascia asteroidale esterna paragonabile alla nostra Kuiper Belt, e proprio quella sarebbe il serbatoio dal quale si sono sparpagliate le comete.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory, JPL/NASA