1 Set 2011

 

Nuovi residui di SN nel piano galattico

 

Si è appena concluso un lavoro che ha tenuto occupati per una decina di anni (e per oltre 4500 ore complessive di osservazione) diversi ricercatori del Max Planck Society e della Chinese Academy of Sciences. Si tratta della realizzazione di un atlante piano della nostra galassia (di latitudine galattica compresa fra i 5° nord e i 5° sud, e di longitudine da 10° a 230°), basato sull'osservazione dell'emissione radio polarizzata alla lunghezza d'onda di 6 cm, corrispondente alla più elevata frequenza finora indagata da un radiotelescopio.
Lo strumento in questione è l'antenna di 25 metri di diametro del National Astronomical Observatory (NAO), collocata presso la città cinese di Urumqi, a 2000 metri di altezza, dove le caratteristiche del cielo sono particolarmente favorevoli all'osservazione delle radioemissioni ad alta frequenza.
Gli obiettivi principali del decennale lavoro (che ha già prodotto 24 pubblicazioni scientifiche) erano quelli di mappare su larga scala il campo magnetico della nostra galassia, di investigare le proprietà delle regioni di idrogeno ionizzato (HII) e di scoprire eventuali residui di supernovae. In quest'ultimo ambito si sono registrate due nuove scoperte, delle quali vediamo qui sopra le relative mappe radio, dalle quali si deduce che i due residui sono larghi circa 1° d'arco, quindi il doppio del disco lunare.
Nonostante i due nuovi oggetti trovati, il numero complessivo di queste strutture finora scoperte all'interno della nostra galassia, 270, rimane invariato, perché i ricercatori impegnati nella stesura dell'atlante hanno anche scoperto che due presunti residui di supernova, fino a quel momento accettai come tali, erano invece strutture di altra natura.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: Partner Group of the Max Planck Institute for Radio Astronomy, National Astronomical Observatory (NAO) in Beijing