6 Set 2011

 

Pietra pomice, culla della vita terrestre?

 

Una collaborazione fra Oxford University e University of Western Australia ha prodotto una ricerca i cui risultati, pubblicati su Astrobiology, suggeriscono che l'apparizione della vita sul nostro pianeta potrebbe essere stata favorita dalle particolari caratteristiche della pietra pomice.
Partendo da quella che sembra oggi un certezza, e cioè che le prime forme di vita attecchirono nei microscopici anfratti porosi della sabbia delle spiagge, i ricercatori delle due università, sotto la guida di Martin Brasier e David Wacey, hanno cercato il mezzo che può aver fatto da culla ai primi "esseri" e che può anche averli trasportati verso le spiagge dove poi hanno proliferato.
A questi compiti sembra assolvere molto efficacemente la pomice eruttata dai vulcani (nella foto, un deposito di pomice in Grecia). La sua capacità di galleggiare sull'acqua e l'elevato rapporto fra superficie e volume, dovuto all'elevato livello di porosità, sono già un buon inizio. Inoltre la pomice assorbe facilmente i metalli, i fosfati e gli elementi organici. Infine, il suo vagare sulle acque la sottopone a una gran quantità di condizioni diverse, esponendola anche alla luce ultravioletta del Sole.
Nel loro insieme, queste caratteristiche rendono la pomice un ambiente ideale per il verificarsi di quei processi chimici che portano alla nascita della vita. Per tale motivo il team anglo-australiano intende ora esaminare i fossili più antichi alla ricerca di tracce di pomice (nel riquadro, un esempio), nonché condurre esperimenti di laboratorio per verificare se esponendo la pomice a condizioni ambientali simili a quelle presenti sulla Terra circa 3,5 miliardi di anni fa è possibile creare i catalizzatori e i composti organici che si ritiene siano alla base della vita come noi la conosciamo.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: University of Oxford, University of Western Australia