15 Set 2011

 

Ecco come nascono i bracci della Galassia

 

Negli ultimi tempi hanno più volte fatto notizia quelle simulazioni, realizzate tramite supercomputer, che si pongono l'obiettivo di ricostruire le dinamiche che hanno portato la nostra galassia ad avere l'aspetto attuale. L'ultima di tali simulazioni, realizzata da astronomi dell'Università della California di Irvine e pubblicata su Nature, descrive nel dettaglio la formazione dei principali bracci di spirale come conseguenza di ripetute interazioni gravitazionali del nostro sistema stellare con la vicina galassia nana denominata Sagittario.
Secondo Chris Purcell e James Bullock, autori della simulazione (della quale vediamo qui sopra una fase), negli ultimi due miliardi di anni la galassia Sagittario ha interagito in due diverse occasioni con la nostra, perdendo a favore di quest'ultima una rilevante quantità di materia oscura e materia ordinaria, che dopo essersi inizialmente distribuita su ampi archi ha finito col disporsi sul piano della Via Lattea, creando i bracci principali.
L'efficienza con cui la nostra galassia ha strappato nelle due occasioni  materia oscura alla galassia Sagittario risulta essere molto elevata, circostanza che deve aver reso la formazione dei bracci un evento piuttosto rapido in tempi astronomici.
Il risvolto forse più interessante che esce dalla simulazione dei ricercatori della UC Irvine è che la Sagittario tornerà a trasferire materia alla nostra galassia fra circa 10 milioni di anni, quando la "colpirà" sul lato meridionale. Tutto ciò rende evidente come l'attuale aspetto del nostro sistema stellare sia temporaneo e come un ipotetico osservatore lontano centinaia di milioni (o miliardi) di anni luce possa vedere la Galassia completamente diversa da come noi oggi la conosciamo.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: Image by Tollerud, Purcell and Bullock/UC Irvine