20 Set 2011

 

Sistemi Terra-Luna importanti per la vita

 

Come ben sappiamo, la Terra ha un satellite naturale decisamente grande se proporzionato alle dimensioni della stessa Terra, tanto che spesso si sente parlare di "pianeta doppio" con riferimento al sistema Terra-Luna. Gli altri pianeti del nostro sistema solare posseggono satelliti in certi casi anche ben più massicci della Luna, ma che in proporzione sono molto più piccoli rispetto alla massa planetaria.
Che altri pianeti di tipo terrestre possano ospitare satelliti paragonabili alla Luna è oggi considerata una condizione quasi essenziale per la comparsa e l'evoluzione della vita nel cosmo, infatti solo un satellite particolarmente massiccio rispetto al pianeta che lo ospita può impedire che quest'ultimo vada soggetto ad ampie variazioni nell'orientamento dell'asse di rotazione rispetto alla stella centrale, e quindi a sconvolgenti variazioni del proprio clima.
Affinché su un pianeta possa evolvere la vita è infatti necessario che le condizioni ambientali, e quindi soprattutto quelle climatiche, siano mediamente stabili per almeno un miliardo di anni, condizione che può essere più facilmente soddisfatta se le forze mareali di un vicino e massiccio satellite obbligano il pianeta a variare l'inclinazione del proprio asse rotatorio entro un range molto ristretto.
Con questi presupposti, e partendo dall'ipotesi ampiamente condivisa che la Luna sia nata a seguito di un titanico impatto fra una giovanissima Terra e un protopianeta di taglia marziana (evento qui sopra illustrato), alcuni ricercatori dell'Università di Zurigo e del Jet Propulsion Laboratory della NASA hanno condotto una complessa simulazione per verificare quanto possa essere frequente nel cosmo la formazione di un sistema Terra-Luna e quindi quanti pianeti di tipo terrestre possono offrire un clima relativamente stabile per lunghissimi periodi di tempo.
I risultati sono sorprendenti: ogni 12 pianeti con caratteristiche simili a quelle della Terra, almeno 1 può possedere un satellite di tipo lunare. Variando i parametri inseriti nella simulazione si ottengono valori estremi di 1 su 4 come massimo e di 1 su 45 come minimo. Essendo ormai cosa certa che i pianeti di taglia terrestre sono molto diffusi, anche nella peggiore delle ipotesi i sistemi Terra-Luna dovrebbero essere piuttosto comuni, il che aumenta le probabilità di vita su altri mondi.

 

by Michele Ferrara & Marcel Clemens

credit: University of Zurich, Michael Elser, NASA/JPL