Come ben sappiamo, la Terra ha un
satellite naturale decisamente grande se proporzionato alle
dimensioni della stessa Terra, tanto che spesso si sente parlare di
"pianeta doppio" con riferimento al sistema Terra-Luna. Gli altri
pianeti del nostro sistema solare posseggono satelliti in certi casi
anche ben più massicci della Luna, ma che in proporzione sono molto
più piccoli rispetto alla massa planetaria.
Che altri pianeti di tipo terrestre possano ospitare satelliti
paragonabili alla Luna è oggi considerata una condizione quasi
essenziale per la comparsa e l'evoluzione della vita nel cosmo,
infatti solo un satellite particolarmente massiccio rispetto al
pianeta che lo ospita può impedire che quest'ultimo vada soggetto ad ampie
variazioni nell'orientamento dell'asse di rotazione rispetto alla
stella centrale, e quindi a sconvolgenti variazioni del proprio
clima.
Affinché su un pianeta possa evolvere la vita è infatti necessario
che le condizioni ambientali, e quindi soprattutto quelle
climatiche, siano mediamente stabili per almeno un miliardo di anni,
condizione che può essere più facilmente soddisfatta se le forze
mareali di un vicino e massiccio satellite obbligano il pianeta a
variare l'inclinazione del proprio asse rotatorio entro un range
molto ristretto.
Con questi presupposti, e partendo dall'ipotesi ampiamente condivisa
che la Luna sia nata a seguito di un titanico impatto fra una
giovanissima Terra e un protopianeta di taglia marziana (evento qui
sopra illustrato), alcuni ricercatori dell'Università di
Zurigo e del Jet Propulsion Laboratory della NASA hanno condotto una complessa simulazione
per verificare quanto possa essere frequente nel cosmo la formazione
di un sistema Terra-Luna e quindi quanti pianeti di tipo terrestre
possono offrire un clima relativamente stabile per lunghissimi
periodi di tempo.
I risultati sono sorprendenti: ogni 12 pianeti con caratteristiche
simili a quelle della Terra, almeno 1 può possedere un satellite di
tipo lunare. Variando i parametri inseriti nella simulazione si
ottengono valori estremi di 1 su 4 come massimo e di 1 su 45 come
minimo. Essendo ormai cosa certa che i pianeti di taglia terrestre
sono molto diffusi, anche nella peggiore delle ipotesi i sistemi
Terra-Luna dovrebbero essere piuttosto comuni, il che aumenta le
probabilità di vita su altri mondi. |