92000 CPU che eseguono 2 milioni
di miliardi di operazioni al secondo e che alla fine
dell'esperimento avranno prodotto dati sufficienti a riempire 30
milioni di DVD. E' questa la potenza di CURIE, uno dei cinque
supercomputer più performanti al mondo, alloggiato presso il Très Grand Centre de Calcul
di Bruyères-le-Châtel (Essonne, Île-de-France).
Grazie alla sua straordinaria capacità di calcolo, alcuni
ricercatori del LUTH (Laboratoire Univers et Théorie) hanno
effettuato, sotto la guida di Jean-Michel Alimi, la prima simulazione
di sempre dell'evoluzione dell'universo dal Big Bang ad oggi, facendo muovere
sulla base del modello cosmologico standard ben 550 miliardi di
particelle virtuali.
Denominata DEUS (da Dark Energy Universe Simulation), la simulazione
è la prima di tre avviate per capire il ruolo di energia oscura e materia
oscura lungo tutta l'evoluzione dell'universo e per scoprire come
esse abbiano influito sulla sua attuale struttura. In particolare si
sta cercando di capire se la natura dell'energia oscura (sostanza
del tutto ignota) possa essere dedotta dall'osservazione della
distribuzione della materia (oscura e ordinaria) nel cosmo.
Simulazioni come la DEUS sono in grado di fornire informazioni su
strutture e fenomeni ancora non conosciuti e quindi indicano ai
ricercatori una strada da seguire per confermare, attraverso la
verifica di quelle previsioni, lo stesso modello cosmologico
standard, oppure per metterlo in discussione. La simulazione ha
intanto già permesso di scoprire diverse importanti proprietà
relative alla distribuzione della materia nell'universo. E' stato ad
esempio possibile stimare il numero totale di ammassi di galassie
con masse superiori a centomila miliardi di masse solari: pare che
siano circa 144 milioni, il primo dei quali si è formato appena 2
miliardi di anni dopo il Big Bang.
by Michele Ferrara |
credit: LUTH, CEA, TGCC, Rhys Taylor |
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