E' stato pubblicato su Geophysical Research Letters
un dettagliato resoconto dell'osservazione di un'aurora sviluppatasi
nella magnetosfera di Urano lo scorso novembre e fotografata dal
telescopio spaziale Hubble. Come si può vedere nelle due immagini
qui sopra, l'aurora ha una forma compatta ed è quindi molto diversa
sia da quelle che siamo abituati a vedere sulla Terra, sia da quelle
osservate su Giove e Saturno, e anche sullo stesso Urano nel corso
del flyby compiuto nel 1986 dal Voyager 2.
Dal momento che il campo magnetico di Urano è poco conosciuto, sul
perché di quella forma si possono fare solo ipotesi. Secondo Laurent
Lamy (Observatoire de Paris-Meudon) che ha condotto la ricerca
assieme ad altri astronomi francesi, britannici e statunitensi, il
motivo per cui su Urano possono svilupparsi aurore con
quell'insolita forma è da ricercare nella rilevante inclinazione del
suo asse di rotazione e nel fatto che i poli magnetici sono sfasati
rispetto a quelli geografici di ben 60°.
Quando il Voyager 2 sorvolò del pianeta, l'emisfero illuminato era
in prossimità del solstizio e l'asse magnetico era più vicino alla
perpendicolarità rispetto al flusso del vento solare, e ciò
probabilmente contribuì a creare delle aurore più simili a quelle
terrestri. Lo scorso novembre invece, la posizione dei due assi era
quasi invertita e ciò spiegherebbe la strana puntiformità della
nuova aurora, che non ha riscontro su nessun altro pianeta del
sistema solare.
Da notare che Lamy e colleghi hanno pianificato accuratamente le
riprese con l'HST, sfruttando il fatto che un temporaneo
allineamento Sole-Terra-Urano ha permesso di prevedere che una
tempesta magnetica passata dalle nostre parti a metà settembre
avrebbe raggiunto Urano circa due mesi dopo, dando così il tempo per
organizzare le osservazioni.
by Michele Ferrara |
credit: NASA, LESIA, Obs. de Paris |
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