Gli ottimi risultati finora
conseguiti dalla sonda Dawn in orbita attorno al grande asteroide
Vesta e l'ampio margine di tempo a disposizione per raggiungere (nel
febbraio 2015) il suo secondo obiettivo, Ceres, hanno spinto la NASA
ad accordare un "extra time" di 40 giorni allo studio dello stesso
Vesta, che durerà quindi fino al 26 agosto prossimo.
Ciò non comporterà alcun costo aggiuntivo e permetterà di arricchire
i dati inerenti la mappatura a bassa altitudine (circa 210 km) della
superficie asteroidale, la conoscenza della sua composizione
chimica, la distribuzione delle masse interne e quindi le variazioni
locali di gravità.
In alto vediamo un esempio della qualità del lavoro compiuto finora
da Dawn: è una delle immagini più recenti rilasciate dalla NASA,
presa da circa 700 km di distanza, al centro della quale è presente
il cratere Antonia, di 17 km di diametro. Come si nota facilmente,
un terzo del suo bordo è stato cancellato da quella che sembra una
frana proveniente dal più grande cratere sulla sinistra.
In realtà il materiale franato è stato prodotto dal medesimo evento
che ha formato Antonia: questo è infatti incastonato in un pendio e
il materiale eiettato verso la parte più elevata è subito ridisceso,
riempiendo parzialmente il cratere e formando una specie di
muraglia, visibile sotto forma di linea netta al termine della massa
franosa.
by Michele Ferrara |
credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA |
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