Da qualche tempo gli astronomi
stanno iniziando a raccogliere informazioni sulle atmosfere di
pianeti extrasolari che transitano sul disco delle loro stelle.
Finora se ne conoscono con approssimazione una decina, numero che
aumenterà presto visto il fermento che caratterizza quel filone di
ricerca.
Fra tutte, le più interessanti sono le atmosfere delle cosiddette
super-Terre, pianeti rocciosi con una composizione chimica e con
dimensioni più o meno paragonabili a quelle del nostro pianeta. Data
la difficoltà di indagare le atmosfere di questo tipo di pianeti, si
sta per ora cercando di capire che cosa attendersi dall'indagine
spettrale della loro luce e a tal fine un team di ricercatori della Washington University St. Louis,
dell'Harvard University e del NASA Ames Research Center hanno
eseguito una serie di simulazioni al computer per anticipare quali
saranno le caratteristiche spettrali delle super-Terre "roventi",
funzione della loro temperatura
superficiale. Il tutto prendendo come modello "da riscaldare" la
Terra, sottoposta virtualmente a temperature comprese fra 270 e
1700°C.
Ricorrendo a opportuni modelli matematici, i ricercatori hanno in
tal modo potuto valutare quali elementi si presentano via via allo
stato gassoso e quanto è ricorrente in quella miscela il vapore
d'acqua. I risultati indicano che assieme all'anidride carbonica
l'acqua è dominante su un ampio intervallo di temperature. Una volta
ottenute varie combinazioni di gas atmosferici, corrispondenti a ben
determinate temperature e composizioni chimiche iniziali, i
ricercatori hanno creato degli spettri virtuali che potranno essere
utilizzati come riferimento per interpretare quelli reali,
sicuramente meno dettagliati, ottenuti attraverso l'osservazione.
Dal confronto sarà pertanto possibile dedurre informazioni non
raccolte direttamente.
by Michele Ferrara |
credit: WUSTL/NASA/Harvard University |
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