4 Dic 2012

 

L'enigma di NGC 5253

 

A circa 12 milioni di anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione del Centauro, c'è NGC 5253, una galassia nana dalla forma ellittica che ha una peculiarità: la sua luce appare dominata da una intensa radiazione blu proveniente da giovani e grandi stelle presenti nelle sue regioni più interne, dove è in atto un consistente processo di formazione stellare.
Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che le galassie nane appartenenti all'universo locale non hanno una quantità di polveri ed elementi più pesanti dell'idrogeno e dell'elio sufficienti a innescare il fenomeno palesato da NGC 5253, sono infatti soprattutto i cosiddetti metalli a favorire la nascita delle stelle delle ultime generazioni.
Al contrario, la produzione stellare in NGC 5253 (che è il rappresentante più vicino di una categoria di galassie con simili caratteristiche, note come Blue Compact Dwarf) sembra derivare direttamente da nubi molecolari formate quasi esclusivamente di idrogeno ed elio, molto simili a quelle che hanno dato vita alle prime stelle dell'universo. Per tale motivo, questa galassia e tutte quelle con le stesse caratteristiche sono un laboratorio ideale nel quale testare i modelli sulla formazione delle prime strutture complesse dell'universo.
Resta però da capire che cosa possa aver attivato in NGC 5253 una produzione stellare intensa come quella osservata. Gli astronomi, grazie anche alle recenti osservazioni del telescopio spaziale Hubble, che ha prodotto fra l'altro l'immagine qui presentata, ritengono che la causa vada ricercata nel gruppo di galassie al quale la nana peculiare appartiene, vale a dire quello di Centaurus A e Messier 83. Sarebbe proprio l'influenza gravitazionale di quest'ultima, la più vicina a NGC 5253, a disturbare la struttura della nana e a "risvegliare" le nubi primordiali ancora conservate all'interno di quest'ultima. Un'ipotesi che però resta in attesa di conferme.
 

by Michele Ferrara

 credit: ESA/Hubble & NASA