Oltre due anni di analisi
condotte sui dati raccolti dal radar MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding)
della sonda Mars Express hanno portato il team di ricercatori di Jérémie Mouginot
(Institut de Planétologie et d'Astrophysique de Grenoble) a
rafforzare l'ipotesi che su Marte sia esistito almeno un oceano in
due epoche diverse, entrambe molto remote.
Il primo oceano si sarebbe formato circa 4 miliardi di anni fa,
quando il pianeta aveva una calda atmosfera e un ciclo dell'acqua
simile a quello terrestre; un secondo oceano sarabbe apparso dopo la
scomparsa del primo, circa 3 miliardi di anni fa, a causa di periodo
di riscaldamento geotermico che avrebbe fatto emergere l'acqua
imprigionata nel sottosuolo, dando al nuovo e meno profondo oceano
una consistenza fangosa.
Che Marte possa aver avuto almeno un oceano era già noto dai profili
costieri che circondano una grande regione piana che si estende su
un emisfero, specialmente verso nord, ma a supportare tale ipotesi
viene ora una prova piuttosto convincente: Mouginot e colleghi hanno
scoperto, sfruttato la capacità di MARSIS di penetrare fino a 60-80
metri nella superficie marziana, che l'ipotetico fondale oceanico è
effettivamente composto di materiale sedimentario e ghiaccio,
esattamente ciò che ci si dovrebbe aspettare se l'oceano fosse
realmente esistito.
Tutta l'area del presunto oceano risulta a bassa riflettività radar,
proprietà che indica un deposito a bassa densità, composto di
materiale granulare, eroso, trasportato e depositato in quel luogo
dall'azione dell'acqua. Insomma qualcosa di molto simile alla nostra
sabbia marina.
Mentre il primo oceano può essere perdurato abbastanza per favorire
la comparsa di elementari forme di vita, il secondo non è durato più
di un milione di anni, un tempo insufficiente a quel fine. Se
pertanto si vorranno cercare tracce di vita fossile su Marte si
dovranno esaminare sedimenti associabili all'oceano più antico.
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by Michele Ferrara & Marcel
Clemens |
credit: ESA, C. Carreau |
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