E' stata denominata C/2012 C2
(Bruenjes) ed è l'ultima cometa scoperta da un astrofilo, attività
che sta diventando sempre più complicata a causa delle numerose survey
professionali che da terra e dallo spazio setacciano continuamente
il cielo.
Il primo avvistamento è avvenuto il 10 febbraio e porta la firma Fred Bruenjes,
il quale, impegnato nel suo osservatorio di Warrensburg (Missouri) in una
serie di riprese deepsky con un Meade LX200GPS 14"
e una normale reflex digitale, nota che su
tre fotogrammi presi nella costellazione dell'Ariete è presente una macchia slavata che
si è spostata
da un fotogramma all'altro.
Dopo aver proceduto a tutti i rituali controlli,
Bruenjes
ha subito sospettato che potesse trattarsi di una cometa, ma per
averne la certezza avrebbe dovuto riosservarla la notte successiva,
e pertanto
ha calcolato
una traiettoria provvisoria, cercando di prevedere la posizione dell'oggetto
nelle 24 ore seguenti.
Puntualmente l'oggetto si trovava dove
previsto, rafforzando l'ipotesi della cometa.
Un altro indizio della possibile natura cometaria era intanto venuto
da un esame delle immagini grezze a colori, nelle quali era evidente
una dominante verdastra (vedi foto), tipica delle comete con
emissione di cianogeno e carbonio.
A questo punto
Bruenjes ha deciso di allertare
il Minor Planet Center per avere una conferma, che è giunta
rapidissima.
Dall'esame di tutte le osservazioni amatoriali e professionali
finora collezionate risulta che la cometa, di magnitudine 16.6,
rientra nella famiglia dei Near Earth Objects, e infatti attualmente
dista appena 0,7 UA dalla Terra e 1 UA dal Sole. Le dimensioni del
nucleo non sono ancora note, e nemmeno la forma dell'orbita, di poco
inclinata sull'eclittica, ma ci sono indizi che fanno ritenere
possa allungarsi oltre l'orbita di Urano o di Nettuno.
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by Michele Ferrara & Marcel
Clemens |
credit: Fred Bruenjes, MPC |
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