Arp
220 è una galassia molto complessa, nata dalla fusione di due
galassie più piccole, che unendosi hanno dato inizio alla formazione
di giganteschi ammassi stellari, soprattutto nel nucleo della nuova
galassia. Si stima che di ammassi ve ne siano un paio di centinaia e
che ciascuno di essi contenga circa 10 milioni di masse solari,
quindi il doppio di quanto riscontriamo mediamente per gli ammassi aperti della
nostra galassia.
La grande concentrazione di ammassi in Arp 220 fa sì che il suo
nucleo, ampio circa 3000 anni luce, sia brillantissimo, tanto che
questa galassia risulta essere la più vicina (250 milioni di anni
luce) fra le Ultraluminous
Infrared Galaxy (ULIRG), oggetti dove domina l'emissione infrarossa,
specialmente quella a lunghezze d'onda maggiori.
Sfruttando questa peculiarità, Christine Wilson e il suo team di
ricercatori della McMaster University hanno condotto una ricerca su
Apr 220 con il telescopio spaziale Herschel, scoprendo una gran
quantità di idrogeno molecolare che raggiunge alte temperature
sottraendo calore alle regioni di intensa formazione stellare e
forse anche all'AGN (active galactis nucleus), la cui esistenza è
stata suggerita da osservazioni precedenti effettuate con Chandra e
XMM-Newton.
La ricerca di Wilson e colleghi, presentata nel fine settimana al meeting
dell'American Association for the Advancement of Science (AAAS) di Vancouver,
ha portato anche all'individuazione di un potente vento che
soffiando dal centro galattico spazza via il gas dalla regioni di
formazione stellare indebolendo la loro efficienza. La tumultuosa
attività che caratterizza il nucleo di Apr 220 rende l'aspetto di
questa galassia complessivamente amorfo, cosa evidente in questa
immagine ottenuta col telescopio spaziale Hubble.
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by Michele Ferrara & Marcel
Clemens |
credit: Natural Sciences and Engineering Research Council |
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